AGGIORNAMENTO a luglio 2015 – Il nostro dolcissimo Andrea durante un momento di relax insieme ai suoi amici volontari del Rifugio. Venite a conoscerlo e ve ne innamorerete!
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AGGIORNAMENTO al 30 luglio 2011 – Accompagnato da due persone delle famiglia dell’adottante, Andrea è tornato oggi a Roma, a Muratella. Sereno e scodinzolante, è poi entrato con le volontarie in macchina, ha fatto il viaggio sorridendo, ha fatto le feste alle persone del canile Vitinia ex Poverello che ha ritrovato, ha festeggiato tutti i suoi vicini di recinto. Ecco le sue foto, ora che è purtroppo nuovamente in un recinto:
 
 
Se Andrea sapesse, riderebbe del fatto che solo in questi giorni, dopo la notizia del suo rientro in canile, su alcuni siti sono stati pubblicati post in cui si accusa AVCPP di essere la responsabile di questa adozione sbagliata.
AVCPP è talmente responsabile di questa adozione sbagliata da aver saputo quanto era accaduto solo perchè ha voluto fare una telefonata di controllo post-adozione dopo 15 giorni dall’adozione.
Come mai non si è saputo nulla di quanto era accaduto – a detta della famiglia dell’adottante, il primo morso è avvenuto la sera stessa dell’adozione –  in addirittura 15 giorni? Come mai si sono cominciati a leggere post contro AVCPP solo quando AVCPP ha deciso di rendere pubblica l’intera storia? Solo quando AVCPP stessa ha informato gli uffici preposti di Roma Capitale chiedendo il rientro del cane?
Se Andrea capisse, gli spiegheremmo che ancora oggi sul suo nome e sulla sua storia continuano le falsità, gli attacchi e le speculazioni. Forse i più gravi in 3 anni di calunnie e diffamazioni. Perchè oggi è evidente dove l’intero giochino vuole andare a parare: non è l’associazione che si vuole colpire. Sono i lavoratori.
In questo caso, gli educatori e l’Ufficio Adozioni. In altri casi i terapisti. In altri casi il personale del centralino. In altri casi il personale che lavora direttamente nelle gabbie. In altri casi il poco, pochissimo personale amministrativo.
Lo abbiamo sempre saputo ma ora il gioco è stato scoperto.
Del resto,  sparare contro AVCPP è come sparare sulla Croce Rossa: dove esiste in Italia un’altra realtà gestita interamente da volontari? Un’altra realtà dove non ci sono nè stipendi nè rimborsi spese per presidenti, amministratori delegati, direttori generali, direttori. Una realtà in cui non ci sono proprio i presidenti, amministratori delegati, direttori generali, direttori, ma solo volontari, volontari che non chiedono neanche il rimborso delle spese telefoniche e che gestiscono 24 ore al giorno 4 canili, più di 1100 animali, tanti emergenze ogni giorno. Una realtà grazie alla quale tutti i quattrini che Roma Capitale ha in budget per la gestione dei canili comunali sono INTERAMENTE dedicati agli animali attraverso personale operativo (non c’è neanche un dirigente e neanche un quadro e lo stipendio più alto è di 1900 euro al mese con l’obbligo della reperibilità 24 ore al giorno) dedicato ai servizi ai cittadini e agli animali.
Una realtà in cui un esercito di volontari lavora in sinergia con il personale qualificato per amplificare al massimo il benessere degli animali.
Una associazione che da novembre del 2008 paga di tasca propria le cure sanitarie per i 2000 animali che ogni anno, ogni anno, entrano nelle strutture comunali. E ripara con i propri soldi e le proprie braccia le strutture comunali.
Una associazione dove tutti, tutti, volontari e lavoratori, rispondono h24 al proprio telefono personale e sono sempre pronti ad affrontare una emergenza, in qualunque momento.
No, una associazione così non puo’ essere colpita. Una associazione che in 15 anni di attività non è mai stata colpita da un provvedimento dell’autorità giudiziaria non puo’ essere messa in difficoltà.
Ed infatti oggi è chiaro: non è in realtà AVCPP il nemico da combattere.
Sono i suoi lavoratori, sono i suoi professionisti. Sono le persone che tutti i giorni, tutti i giorni, per 8 ore al giorno hanno la responsabilità del benessere degli animali. E’ questa squadra di persone che deve essere combattuta, frantumata. Chissà che interessi ci sono dietro. Chissà dove si vuole andare a parare. Se Andrea sapesse, inorridirebbe.
Ma noi vogliamo tranquillizzare Andrea. Perchè oggi siamo più forti che mai. Perchè oggi, proprio oggi, nel giorno in cui il vero gioco è evidente a tutti, ma proprio a tutti, AVCPP lo dice chiaro e forte: potete aprire tutti i gruppi su Facebook contro di noi che volete, potete calunniare tutti i dipendenti AVCPP che desiderate, potete scrivere tutti gli sfottò sui vostri siti da 43 contatti al giorno che riuscite a scrivere, potete lanciare tutte le campagne a base di mail di protesta che potete inventare, potete fare tutte le telefonate che desiderate, potete farci arrivare tutte le lettere che volete, AVCPP non si farà mai e mai più condizionare da voi. Non avrà mai più paura di sbagliare. Non avrà mai più timore ad affrontare l’ennesima polemica.
A testa alta, come hanno fatto sempre, sempre, le persone AVCPP diranno NO ad una adozione quando è il caso di dire NO e SI quando – come già in 19.000 adozioni fatte dal 1994 – è il caso di dire SI ad una adozione. Un metodo che funziona visto che dal 2010 nelle strutture nelle quali le adozioni AVCPP operano (un totale di più di 1300 cani e gatti) sono usciti più animali di quanti ne sono entrati.
Se Andrea potesse ascoltarci gli chiederemmo di perdonarci. Di perdonarci per esserci limitati a cercare di scoraggiare, questo adottante non adatto, esprimendo tutti i nostri dubbi e le nostre incertezze. Di esserci limitati a consigliargli un altro cane. Di aver avuto paura, di fronte alle sue insistenze, di dire NO. Di aver avuto paura perchè sapevamo che dietro a quell’inconsapevole adottante c’erano quelle persone.
Gli spiegheremmo che sembra incredibile ma purtroppo questa è Roma, questa è l’Italia nella quale stiamo vivendo in questi anni.
E  a tutti gli italiani vogliamo dire una cosa sola: Andrea vi aspetta! E non è un cane “cattivo” o un cane triste,  malato, moribondo, maltrattato, “dimenticato nel silenzio” – come i cacciatori di adozioni non AVCPP fanno credere di tutti gli animali gestiti da AVCPP per “catturare” alla fine una adozione con questi mezzucci. Togliendo adozioni a quei cani, quelli si, che in tutta Italia – e ce ne sono migliaia… – sono veramente tristi, malati, moribondi, maltrattati, “dimenticati nel silenzio” in tanti canili lager d’Italia. E questi si dicono pure “animalisti” quando sono solo guidati dall’odio e dal rancore personale!
Andrea è semplicemente un cane che desidera un futuro! Ed è anche un cane che sorride e che vuole bene, sinceramente bene, agli operatori che lo accudiscono tutti i giorni, ai volontari sinceri che lo fanno uscire in passeggiata. Se questo è maltrattamento, allora si, correte a liberare Andrea al più presto!
Se Andrea potesse ascoltarci gli diremmo che lo ringraziamo. Perchè grazie al suo caso, la tela tessuta contro AVCPP e contro tutti gli operatori AVCPP è venuta come mai prima alla luce.
Al ragazzo che aveva adottato Andrea diciamo solo una cosa: sei giovane. Forse un giorno capirai.
Ad Andrea diciamo: bentornato! Ma per poco tempo, eh?
 
AGGIORNAMENTO AL 25 luglio 2011 – La sfortuna si accanisce su questo povero cagnolino. Prima l’abbandono, la morte dei suoi compagni di strada, la  veglia sul ciglio di via Aurelia accanto al corpo della mamma morta. Poi, a rovinargli la vita, la non professionalità di persone estranee ad AVCPP.
Questo cagnolino, secondo alcuni “felicemente adottato” il 9 luglio 2011, sta rientrano in canile. E con l’etichetta di cane morsicatore, per di più. Lui che ha tutto il diritto di essere adottato da persone adatte e non dai primi che si “rimediano su Facebook” pur di collezionare “adozioni” (?).
Ma purtroppo nella Roma del 2011 accade anche questo. Nella Roma del 2011 accade che persone non AVCPP, senza alcuna esperienza e senza conoscere i cani, riempiano Internet di annunci e poi accusino AVCPP di non voler far adottare i cani di Roma Capitale (… AVCPP che ha fatto 19.000 adozioni dal 1994!).
Grazie alle loro “entrature” e alla loro bravura nell’infangare, calunniare ed intimidire (in questo sì che sono dei professionisti!) fanno sì che AVCPP sia da 3 anni sotto continuo e perenne attacco. Ed in un modo talmente violento che AVCPP – oltre che esprimere ai potenziali adottanti le sue perplessità su alcune “scelte”  – non possa più fare.
E così Andrea finisce “cane sbagliato in mani sbagliate”. E dopo 14 giorni viene richiesto per lui il rientro in canile. “Ha morso” dicono gli adottanti. Ma non dicono quello che era stato ampiamente loro spiegato dagli educatori e dalle esperte di adozioni AVCPP. Mentre, contemporaneamente ed ovviamente, i fautori di questa “bella” adozione fanno rapidamente sparire da Internet tutti i post, le accuse, gli sfottò scritti contro AVCPP. Peccato che ci siano sempre le catturate delle pagine pubblicate e tanti testimoni che hanno letto. Oltre alle piattaforme di content management dei loro siti alle quali non si puo’ mentire cancellando…
Ora AVCPP è di nuovo qui. A spingere una corretta ed onesta adozione per Andrea che ha tutto il diritto di essere affidato a persone adatte e non improvvisate. Nella speranza che quanto gli è accaduto in questi 14 giorni possa essere da lui dimenticato al più presto.
Se c’è qualcuno che leggendo questo appello vuole aiutare questo cane trasformato in vittima sacrificale di giochi a lui – come del resto a noi – incomprensibili, per favore contatti al più presto l’Ufficio Adozioni AVCPP e chieda di conoscere Andrea. Grazie.
 
AGGIORNAMENTO al 9 luglio 2011 – Adottato
 
ECCO LA STORIA DI ANDREA –  Andrea è entrato in canile, a Muratella, il primo dicembre del 2008: venne portato dagli operatori della ASL perchè trovato randagio su via Aurelia, all’altezza di Castel di Guido.
Era fermo al chilometro km. 15.300, immobile, al fianco di due cani morti ed uno presumibilmente era la sua mamma. Furono due cittadini ad accorgersi di tutto, fermarono la macchina e prontamente chiamarono i carabinieri e gli accalappiacani.
Andrea ebbe salva la vita ma purtroppo perse la sua libertà. Ma non la sua Irma, la signora che volle fortemente intervenire e che ha continuato a seguirlo, dal giorno del suo ingresso in canile fino ad oggi. Il 9 luglio del 2009, da Muratella Andrea è stato trasferito nel parco canile Vitinia ex Poverello, dove ora vive in un recinto insieme ai suoi compagni, maschi e femmine, con i quali va totalmente d’accordo essendo lui un cane molto socievole. Affettuosissimo, ha tutta la vita davanti. E noi non vogliamo che lui la “perda” stupidamente all’interno di un canile. Irma è nel frattempo diventata una volontaria dell’Associazione e, dal prendersi cura solo di Andrea, ha cominciato nel tempo ad interessarsi a tutti i cani chiusi nella struttura e moltissimo sta facendo, con le sue donazioni, per aiutare tutti i nostri canetti reclusi. Forza Andrea, la tua Irma e tutti noi siamo qui e facciamo il tifo per te!
Matricola 2161/08

Telefono cellulare 331 6005643

randagiononereato@gmail.com

 

 

Le informazioni su indole e comportamento dei cani e gatti  presenti nelle schede e/o nei commenti dell’appello sono soltanto indicative ed hanno il solo scopo di corredare la storia e le fotografie con dettagli aggiuntivi. Le informazioni dettagliate su indole, comportamento e salute degli animali nonchè la necessaria consulenza per un corretto inserimento dell’animale prescelto nel nuovo contesto verranno fornite dal personale competente al momento della adozione.