SIMONA, matr. 1034/13, entrata a Muratella il 12 giugno 2013, trasferita a Villa Andreina il 6 marzo 2014. Attualmente ospitata in un settore chiuso, precluso al momento all’ingresso dei volontari.
https://www.iolibero.org/2014/03/29/simona-una-giovane-cagnolina-bella-per-quanto-buona/
C’era una volta un Comune che aveva 4 strutture comunali per l’accoglienza per i cani e gatti abbandonati, vaganti, malati, feriti, sequestrati, smarriti nella città.
Due strutture, a norma – ed aperte e funzionanti acquisito il parere favorevole delle ASL competenti – dovevano rinnovare la loro autorizzazione sanitaria.
L’associazione animalista che gestisce le strutture – convenzionata con quel Comune dal 1997, venti anni di attività avendo iniziato il suo volontariato nel 1994 nel vecchio canile di Porta Portese, un alto profilo mai macchiato da provvedimenti dell’autorità giudiziaria, una realtà priva di sprechi, di poltrone e poltroncine, e di dirigenti pagati – si mette subito disposizione del Comune committente e a sue spese e con i suoi sforzi porta avanti tutte le attività indicate dalle ASL per permettere al Comune, velocemente e a costi assai contenuti, di rinnovare le autorizzazioni sanitarie e consentire il pieno funzionamento di tutte le strutture comunali.
Sembra una storia di ordinaria efficienza, non è vero? Una normale collaborazione tra soggetti che hanno un unico obiettivo comune: lavorare in sinergia, dare assistenza ed un futuro ad animali abusati e traditi che dalla vita non hanno avuto nulla.
Bene, a Roma non è andata così.
A Roma il Rifugio Comunale Vitinia ex Poverello, l’unico parco canile della Capitale, sito sulla via del Mare al km 13.800, dove i cani sono ospitati in comodi recinti di 30mq nel verde e non in gabbie di cemento, è chiuso agli ingressi di nuovi cani dal 15 marzo 2012.
A tutt’oggi, nonostante il rifugio sia stato interamente ristrutturato a spese di AVCPP (dopo essere stato abbandonato dal Comune di Roma dal 2009, come da esposto e dossier fotografico presentato da AVCPP al Prefetto di Roma nel marzo del 2010) e l’intera procedura sia stata con successo svolta da AVCPP, da parte di Roma Capitale non è stata messa in campo alcuna azione per l’ottenimento dell’autorizzazione sanitaria e per difendere gli investimenti pubblici effettuati.
Alla data del 24 marzo 2014, risultano vuoti 22 recinti e 15 box singoli. Alla data del 24 marzo 2014, sono presenti poco più di 80 cani, a fronte di una capienza di 180 cani, tanti ne sono stati ospitati ogni giorno dal 1 giugno 2007 al 15 marzo 2012.
Tanti cani che sono arrivati, sono stati curati, sono stati adottati lasciando il loro posto ad altri che a loro volta sono arrivati per essere curati ed adottati. Ed i vecchietti ed i malati che ci hanno lasciati, se ne sono andati non in una gabbia ma in un parco canile nel verde della Riserva Naturale del Litorale Romano, in un contesto pieno di allegria e di dignità.
Il Rifugio Comunale Ponte Marconi ex Cinodromo, sito in Lungotevere Dante 500, è chiuso agli ingressi di nuovi cani dall’8 novembre 2013 a causa della mancata voltura dell’autorizzazione sanitaria. A tutt’oggi, a distanza di quasi 5 mesi, risultano vuote 21 gabbie ed altre 19 si stanno svuotando con il ritorno degli animali provvisoriamente ospitati nel canile di provenienza, Muratella. 40 gabbie che – anche se non felicemente collocate e da sempre considerate da AVCPP gabbie di emergenza – potrebbero accogliere cani che, come sempre è stato, vengono poi a rotazione spostati nei box più accoglienti del canile.
E così, mentre due strutture comunali si stanno progressivamente svuotando rischiando di rimanere vuote, sprecando quindi investimenti che sono stati fatti dal Comune di Roma, i cani che non trovano posto nell’unico canile di ingresso della Capitale, Muratella, e che vengono provvisoriamente ospitati in carrelli o gabbioni di emergenza, vengono trasferiti – a pagamento, ovviamente, con una diaria giornaliera di mantenimento più alta della spesa forfettaria che Roma Capitale sostiene per la gestione delle strutture comunali – nelle strutture private convenzionate, periferiche, prive di apertura al pubblico e con minori servizi, agli animali e ai cittadini.
Perchè? E soprattutto, a chi giova?
Non certo ai cani: in un solo anno, quello appena trascorso, il 2013, 1837 cani sono arrivati a Muratella e 1902 sono usciti dai canili comunali. AVCPP ha fatto uscire, con le sue adozioni e con il lavoro dell’Ufficio Ritrovamenti e Smarrimenti, più cani di quanti ne sono arrivati.
Prendendo a campione uno solo dei canili privati convenzionati, Villa Andreina, in 4 anni (dal gennaio 2010 al marzo 2014), con grande fatica e a titolo di volontariato, quindi gratuitamente per il Comune di Roma, AVCPP ha fatto adottare 100 cani.
100 cani in 4 anni. Da un canile privato. A fronte dei 1902 usciti in un solo anno dalle strutture comunali.
NEI CANILI COMUNALI I CANI VENGONO ADOTTATI. NEI CANILI PRIVATI CONVENZIONATI NO.
E non conviene neanche ai cittadini che nei canili comunali sono accolti 6 giorni su 7 e trovano tutti i servizi di cui hanno bisogno: accoglienza al pubblico (nel solo canile della Muratella, arrivano ogni anno 20.000 cittadini), centralino (ogni anno, 30.000 telefonate gestite), adozioni, Ufficio Ritrovamenti e Smarrimenti, educatori per tutte le consulenze del caso, terapisti per le cure agli animali, volontariato etc etc.
Nei canili privati convenzionati non c’è apertura al pubblico ed i servizi offerti sono limitati rispetto a quelli offerti nei canili comunali.
NEI CANILI COMUNALI I CITTADINI TROVANO ASSISTENZA E SERVIZI. NEI CANILI PRIVATI CONVENZIONATI NO.
E non conviene neanche a Roma Capitale a cui ogni cane chiuso in un canile privato convenzionato costa di più rispetto ad un cane gestito da AVCPP nei canili comunali: un animale gestito da AVCPP nei canili comunali costa a Roma Capitale 4.19 euro al giorno; un cane chiuso in una struttura privata costa a Roma Capitale 5.44 euro al giorno (4.5 euro più IVA)
NEI CANI COMUNALI I CANI ED I GATTI COSTANO MENO CHE NEI CANILI PRIVATI CONVENZIONATI.
Quindi per Simona, Hope, Ciop e tutti i cani che sono entrati a Muratella, sono stati curati (anche a spese di AVCPP), sono stati stabilizzati, hanno avuto volontari amici e famiglie che li hanno adottati a distanza, hanno ricominciato ad avere fiducia nell’uomo e una nuova speranza di vita ed oggi sono stati trasferiti nelle strutture private convenzionate, dove vivono per ora in settori al momento chiusi all’ingresso dei volontari, AVCPP continua la sua lotta e dice NO a chi vuole PRIVATIZZARE ANCHE I CANILI DI ROMA.
La dignità non ha prezzo. I diritti degli animali non sono merce di scambio.
Se AVCPP sarà cacciata dalla gestione dei canili comunali sarà per il fatto che ora sta parlando e non sta più solo scrivendo #sapevatelo
HOPE ed i suoi adottanti a distanza, matr. 1218/13 entrata a Muratella il 4 luglio 2013 e trasferita a Villa Andreina il 6 marzo 2014. Attualmente ospitata in un settore chiuso, precluso al momento all’ingresso dei volontari.
https://www.iolibero.org/2014/03/29/hope-abbandonato-insieme-a-due-compagni-cerca-adozione/
CIOP matr. 1450/10 entrato a Muratella il 1 febbraio 2010 e trasferito a Villa Andreina il 6 marzo 2014. Ora vive in un canile privato convenzionato chiuso al pubblico ed in un settore precluso al momento ai volontari
https://www.iolibero.org/2014/03/29/matr-145010-maschio-fulvo-da-via-ramazzini/
Condivido la vostra lotta.. seguirò le vs iniziative..e se possibile parteciperò ad eventuali manifestazioni
Condivido con voi una politica che privilegi strutture pubbliche…ho adottato tre anni fa un cuccioloalla muratella ..vi ho conosciuto e apprezzato
grazie Alberta, allora continua a seguirci. Noi non molliamo: i canili comunali devono essere riaperti!
Che schifo.Cosa si può fare in pratica per fare pressione al comune e rendere tutto questo più chiaro e alla luce del sole?? avete cercato l’aiuto dei media? una petizione su avaaz? Qualcosa deve esserci,non è possibile che tutto questo passi sempre nel silenzio
Più che semplice pressione, sarebbe utile segnalare pubblicamente il presunto danno erariale derivante dalla situazione… intendo “segnalare” non come “rendere noto” (lo sanno tutti, purtroppo), ma come “notificare all’autorità di controllo in modo che questa non abbia più scappatoie per voltarsi da un’altra parte”. Quindi ben venga la campagna di stampa, ma che sia orientata NON al solo animalismo. Lo scopo sarebbe quello di far svegliare la Corte dei Conti… Coraggio, e ricordatevi che fb è potente!