Per aiutare la Colonia Felina di Torre Argentina è stata aperta una petizione. La trovate a questo link e potete scegliere la lingua nella quale volete leggere e scrivere
http://www.catsdb.com/appealhome.html
Giornalettismo.com
http://www.giornalettismo.com/archives/570753/se-si-sfratta-il-micio-di-torre-argentina/
Se sfrattano i gatti di Torre Argentina
30/10/2012 – La storica dimora di tanti mici della capitale è a rischio. Ecco perché
Chissà che avrebbe pensato Anna Magnani, che andava a dare da mangiare ai mici di Torre Argentina, Tony Curtis che andava a trovarli anche quando era in sedia a rotelle, o Antonio Crast che li amava talmente tanto da dire “Il mio desiderio sarebbe quello di morire in mezzo a loro” e così fece colpito da ictus proprio a due passi dal teatro.
Il gattile più “in” di Roma rischia di chiudere. Alla Soprintendenza dei Beni Culturali non va giù la nursery e parla di struttura non a norma. Scena che si è ripetuta già due anni fa, quando da via di San Michele si è indicata la necessità di spostare la struttura altrove. Ora però l’aut aut sembra imminente.
AMANTI DEI FELINI – La Soprintendenza però ci tiene a precisare che non ce l’ha con i gatti, che sono “venerati” come il luogo in cui fu ucciso Giulio Cesare, ma con “gli abusi edilizi ai danni del patrimonio che danno fastidio”. A far discutere è proprio l’edificio che ospita la colonia felina. Soffitti troppo bassi, piastrelle, ambiente malsano. In realtà, la struttura ha solo 19 anni e le “modifiche” al luogo sono databili a decenni prima. Ed i 200 gatti che vanno e vengono tra le colonne romane ci vivono benissimo. “Adesso stiamo contrattando per trovare una soluzione congiunta che rispetti sia le mura che i felini. Magari ottenendo comunque un presidio”. A raccontarci la vicenda è Andy De Paoli, volontario della struttura:
VOLONTARI– Circa una ventina di persone si occupa dei felini, pulendo gabbiette e area circostante, procurando cibo, curando la salute degli animali e la loro riabilitazione. Tutti vaccinati e sterilizzati a spese dell’associazione, cosa che sgrava non poco i bilanci comunali. A garantire l’assistenza sanitaria diversi veterinari convenzionati con loro. Così tra cuccioli in cerca di padrone e adozioni a distanza, c’è un continuo via vai di persone. Chi per un consiglio per il proprio micio, chi per una carezza. Il sostegno per l’attività dei volontari arriva anche con donazioni dall’estero (specialmente turisti stranieri). “Molti di questi gatti sono con handicap e hanno bisogno di particolari attenzioni” commenta Andy mentre mi mostra lo spazio dedicato a loro, tra cucce, giochi e gabbiette. “Questo è Gneo, ha 10 anni è cieco” è uno dei felini che rimane fisso alla nursery e che si può adottare a distanza con una spesa di soli 15 euro al mese. Un calendario all’ingresso mostra le ultime adozioni, gli interventi fatti e quanti ospiti sono passati a Torre Argentina. Dal 1993 centinaia di gatti e gattini hanno trovato una seconda casa nell’area archeologica. Focolare che ora rischiano di perdere. Nonostante le fusa con le quali ammaliano turisti e passanti da oltre trent’anni.
AVCPP – Associazione Volontari Canile di Porta Portese ed il Punto di Primo Soccorso Gatti di Muratella da lei gestito – l’unico punto di primo soccorso a Roma per i gatti di colonia, i randagi, i gatti abbandonati – sostengono la colonia felina di Torre Argentina e la lotta di tutti i suoi volontari.
I 200 gatti devono rimanere nel sito archeologico. Ed i volontari devono avere una sede operativa degna di questo nome, limitrofa alla struttura per poter continuare a presidiare la colonia, a curarla, a farla adottare.
Indietro non si torna.
Simona Novi
CAUSA SUPER SOSTENUTA E DIFFUSA A TUTTI I MIEI AMICI!!