CANILI DI ROMA CAPITALE

 SIAMO LONTANI DAL BENESSERE ANIMALE.

IL 2022 INIZIA CON LA MORTE DI UN ALTRO CANE

Ancora una morte nei canili di Roma Capitale.

Il 2022 inizia con il ritrovamento nella sua gabbia di Muratella del corpo senza vita di Glory, era sabato 1° gennaio. Glory era una femmina di pastore tedesco di nove anni, entrata a Muratella nel 2016, segnalata al gestore ed ai veterinari perché controllassero il suo stato di salute. Perché Glory non è stata visitata e non si è fatto qualcosa per salvarla?

GLORY

Ci si chiede come sia possibile che nell’arco di poco tempo un altro cane sia morto nel suo box. Stesso destino è infatti toccato a Danka di sette anni, una femmina di dogo argentino entrata a Muratella nell’agosto del 2020. È stata trovata morta nel suo box la mattina del 7 gennaio. Un cane apparentemente sano che muore all’improvviso. Ma come è possibile che non sia mai stato riscontrato nulla durante i controlli previsti? A meno che detti controlli non siano mai stati fatti o siano stati fatti male, lasciando che le condizioni di Danka, seppure asintomatiche, la portassero alla morte

 

DANKA

Il timore è che anche nel 2022 si ripeta il triste elenco di decessi del 2021. Nell’anno che si è concluso da poco i cani che ci hanno lasciato sono stati tanti, troppi, ma soprattutto sono sembrate vane le segnalazioni fatte dai volontari a chi preposto per riceverle (gestore e veterinari), inutili le corse in clinica quando era troppo tardi, inefficaci i lunghi ricoveri conclusi con l’eutanasia dei cani.

Dicembre 2021 è stato un triste mese per i cani della Muratella.

Oltre a Glory, ci ha lasciato Lucy, ricoverata in condizioni pietose, dimessa e poi ancora una volta ricoverata. Lo stato di salute di Lucy era grave a causa delle sue molteplici patologie mal curate ma, anche ammesso che non fosse possibile fare nulla per salvarle la vita, non avrebbe potuto essere accompagnata alla morte in maniera più dignitosa, in una casa? Eppure, nonostante ci fosse una persona disponibile ad adottarla, Lucy è morta in clinica. Perché?

LUCY

Ottobre 2021, un mese ancora più doloroso. Tre sono stati i cani deceduti Rocky e Sonny morti in gabbia e Norma, morta in clinica. Sonny e Norma erano stati segnalati dai volontari.

Luglio 2021 sarà ricordato per la triste vicenda di Ricky, del canile di Ponte Marconi Ex Cinodromo. Ricky da tempo e ripetutamente segnalata per i suoi evidenti problemi di deambulazione e di deformazioni ossee venne trattata con antinfiammatori per lungo tempo. Nel suo appello per l’adozione si parlava di artrite. Si trattava invece di un osteosarcoma, diagnosticato quando ormai era in fase terminale: pochi giorni di ricovero prima dell’ennesima eutanasia.

RICKY

A giugno 2021 altri tre cani segnalati dai volontari sono deceduti. Nerone, Igor di Muratella e Igor del Canile Ponte Marconi Ex Cinodromo. Quest’ultimo, ancora una volta, trovato morto in gabbia nonostante fosse stato segnalato per evidente malessere.

Maggio 2021 lo ricordiamo per la morte di Clark di Muratella, anche lui segnalato e morto presumibilmente in clinica, ci dissero che aveva un tumore… e per la soppressione di Joy del Canile Ponte Marconi Ex Cinodromo. Anche Joy fu ripetutamente segnalata, alla fine venne ricoverata e subito soppressa perché le metastasi si erano diffuse. Ed anche questa volta, nonostante i volontari avessero dato disponibilità a prendersene cura in casa per farle assaporare quella libertà che in 11 anni di canile non aveva mai conosciuto, l’ennesimo cane è stato fatto morire in clinica.

JOY

Ad aprile 2021 è stata la volta di Briciola, anche lui un cane segnalato dai volontari agli operatori ed ai veterinari. Ed ancora una volta le cure sono state tardive: Briciola fu ricoverato di domenica per poi morire il giorno dopo in clinica.

BRICIOLA

A marzo 2021 Med, l’ennesimo cane segnalato che non si è riusciti a salvare è stato trovato morto nel suo box di Muratella.

MED

Cosa sia successo nel 2020 lo sappiamo solo in parte perché a causa del lockdown e dei successivi contingentamenti la presenza dei volontari in canile è stata fortemente ridotta. Ma ricordiamo Giorgio morto a dicembre, Luigi e Zazà morti ad ottobre, il primo in clinica per eutanasia ed il secondo nella sua gabbia. Tutti cani che furono segnalati dai volontari.

Ma l’elenco non finisce qui, come non ricordare il bellissimo Roger morto in clinica nel luglio 2018, inutile aggiungere anche lui segnalato per le sue condizioni di salute.

Questi sono alcuni dei cani di cui conosciamo in tutto o, più spesso, in parte la loro storia clinica. Cani la cui vita si è conclusa con una morte per eutanasia o con un “decesso naturale” se tale si può definire il decesso di cani che non sono stati seguiti e curati curati nei modi e con le tempistiche adeguate.

Perché accade tutto questo? Dove è il primo responsabile di questo stato di cose? Cosa fa chi ha il compito di controllare se gli animali ospitati nei canili di Roma Capitale godono di un reale stato di benessere fisico e psichico?

Casper invece è uno dei cani che sono stati presi e portati fuori dal canile perché le sue condizioni erano disperate. Casper è ancora vivo!

Non serve scrivere nulla, ma solo guardare le sue foto appena uscito dalla clinica e dopo essere uscito in adozione.

CASPER USCITO DALLA CLINICA

CASPER DOPO L’ADOZIONE

Lanciamo un appello al nuovo Sindaco di Roma affinché si attivi perché vengano fatti dei veri controlli, non solo riguardo all’operato dei medici veterinari da lui individuati per la gestione sanitaria, ma anche nei confronti del gestore dei due canili di Muratella e Ponte Marconi. Non dimentichiamo che il benessere animale non è soltanto salute fisica ma anche, in quanto esseri senzienti, equilibrio psicofisico e condizioni di vita rispettose della specie. Siamo convinti che la responsabilità di quanto accade nei canili comunali non sia di un solo soggetto, ma di tutti coloro che, preposti dall’Amministrazione Pubblica ad un ruolo di gestione, vigilanza, cura e controllo, devono adoperarsi per assicurare le condizioni di permanenza migliori agli animali dei Canili Comunali, dal momento del loro ingresso nelle strutture a quello successivo all’adozione, qualora questa avvenga.

Ad occuparsi dei cani sono in due, veterinari e gestore. Una situazione comoda perché c’è sempre l’altro su cui scaricare le colpe e le inefficienze.

Chiediamo a gran voce un tavolo con il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente per porre fine a questo massacro.