Apprendiamo che il gestore dei canili comunali di Roma Capitale afferma in un comunicato che uno o più volontari, nella notte tra il 30 Aprile e il 1 Maggio, abbiano di proposito aperto due gabbie del canile di Muratella per permettere che due cani si sbranassero tra di loro, e tutto questo con il fine di “creare un grave danno alla nostra immagine”!!!
Questa affermazione ci sembra non solo gravissima, ma anche priva di qualsiasi fondamento, e dimostra ancora una volta che il gestore ignora quale sia il vero significato che sta dietro il Volontariato. Così tocca a noi ricordarglielo e lo facciamo riportando la Legge 11 agosto 1991,n.266 che definisce i contenuti e lo spirito con cui opera un volontario:
“Art.1.La Repubblica italiana riconosce il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, ne promuove lo sviluppo salvaguardandone l’autonomia e ne favorisce l’apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale.
Art.2. Ai fini della presente legge per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà…”
Ecco spiegate quali sono le motivazioni che spingono il volontario a prestare la propria opera 365 giorni all’anno, sette giorni su sette.
Quindi, non il “lucro” o il “guadagno”, ma assicurare il benessere animale in tutte le sue forme.
Ecco perché cercare nelle associazione di volontariato presenti in canile un colpevole o presunto tale, anziché assumersi quelle che sono le proprie di responsabilità di gestore, a noi sembra un fatto gravissimo.
Il solo pensiero di una tale ipotesi ci fa rabbrividire, e rappresenta un maldestro tentativo di infangare non solo l’operato del singolo volontario, ma anche di tutte le associazioni di Volontariato che all’interno del canile operano da anni, e che dedicano tempo e sacrifici al solo fine di garantire il benessere degli animali presenti nei canili Comunali. Questo accusa per noi è inaccettabile e irricevibile.
Ma veniamo ai fatti. Il gestore ci spiega che solo l’accesso dei volontari nelle ore di chiusura avrebbe potuto portare ad un atto cosi deliberatamente crudele e scellerato.
Mentre dimentica di scrivere che l’accesso dei volontari al canile è consentito dalle 10.00 di mattina alle 18.00 fino alla metà di Aprile, e solo dopo l’orario è stato prolungato fino alle 18.45 e questo dopo molte insistenze con lettere e riunioni. Questo nonostante nel bando di aggiudicazione l’orario consentito per il pubblico e i volontari fosse fissato fino alle ore 19.00!
Quindi è falso che i volontari rimangano in canile fino all’orario di chiusura. E a tal proposito proprio il gestore il 15 Marzo, si lamenta dell’uscita in ritardo di 10 volontari Avcpp a fine turno, e per questo ne chiede al dipartimento tutela animale l’immediata espulsione dall’associazione proprio per essersi trattenuti più del tempo previsto. Ecco cosa pensa veramente il gestore dell’operato dei volontari , altro che “…saremo sempre grati all’impegno dei volontari, che riteniamo fondamentali per il benessere dei nostri cani.”!
Infine vorremmo chiarire al gestore perché la gente ci fa delle donazioni e cosa vuole che noi ci facciamo. Bene, noi dobbiamo garantire il benessere animale a tutti quegli animali che non hanno la possibilità di ricevere le cure che meritano, come è successo per il cane Gaetano, matricola 1792/09, che è stato ricoverato a spese di alcuni volontari perché altrimenti sarebbe morto, proprio perché il gestore non aveva più intenzione di spendere altri soldi per un cane anziano, come ci ha riferito. Ma le donazioni che ci vengono dai cittadini dovrebbero servire a soccorrere tutti quegli animali che non hanno la fortuna di essere di proprietà del comune di Roma.
Così vorremmo spendere i soldi delle donazioni, e questo grazie a tutti i cittadini che continuano a supportare il nostro operato. La scelta di come destinare le donazioni lasciatela a chi si occupa di animalismo, il gestore si occupi degli animali affidatigli dal comune di Roma.
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