AGGIORNAMENTO al 16 giugno 2012 – Ecco Leo alla festa di maggio AVCPP di Villa Pamphili, festeggiato da tutti i volontari del Rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo che hanno sofferto della sua reclusione senza speranze in una gabbia! eccolo libero e felice! Grazie Gaetano, grazie Anna Rita!

AGGIORNAMENTO al 4 gennaio 2012 – E’ un grande onore poter pubblicare la testimonianza di Viviana, una delle persone che all’epoca effettuarono e parteciparono al sequestro di Leo, una di quelle persone – e a Roma ce ne sono tante – che lavorano nell’ombra, ogni giorno, affinchè i diritti dei più deboli non vengano sistematicamente calpestati. Grazie Viviana per quello che hai fatto allora per Leo. Grazie per quello che hai fatto in tutti questi anni per tanti nostri fratelli minori. Grazie per quello che continuerai a fare e per l’amicizia e la stima che ci lega. E grazie per questa tua bellissima sorpresa che renderà felici tutti gli amici di Leo, Gaetano e Anna Rita per primi. Ecco le semplici parole di Viviana: “Leggere questa notizia, vedere le foto e sentirmi felice è stato un’unica cosa, non avrei mai pensato che Leo potesse trovare un’esistenza come viene descritta!! Grazie Gaetano per quello che fai per Leo non immagini neanche la felicità che mi hai regalato”. Viviana, se avrai voglia di raccontarci la storia di questo intervento, scrivi la tua testimonianza a info@iolibero.org e noi pubblicheremo tutto con grande gioia.

AGGIORNAMENTO al 3 gennaio 2012 – Ecco una nuova foto di Leo, finalmente rinato.E ha cominciato anche a fare le sue passeggiate in città con Gaetano! ancora tanti ringraziamenti!

AGGIORNAMENTO al 27 dicembre 2011 – Felici che Gaetano, Anna Rita e tanti volontari AVCPP del rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo siano riusciti a realizzare l’obiettivo che da tempo rincorrevano e , rispetto al quale, si era parlato e create le condizioni tante volte in passato, pubblichiamo la foto del cane Leo, cane difficile e dalla storia difficile, ora finalmente libero in una bella pensione, nel verde della campagna romana. Che Leo sia di auspicio a tutti i cani dal passato e dal carattere particolare, relegati in gabbie umide e prive di luce. Affinchè queste gabbie umide e prive di luce non esistano più. Affinchè cani difficili e dalla storia difficile non esistano più. Grazie a tutti!

ECCO LA STORIA DI LEO – Leo venne sequestrato al suo proprietario nel 2008 grazie ad un intervento del Corpo dei Vigili Urbani dell’XI Gruppo. Viveva legato con una catena ad un termosifone, all’interno di un appartamento di Garbatella. Il proprietario lo portava a correre nel parco del Pincetto della Garbatella all’alba, impedendo al cane di avere normali relazioni affettive con altri cani e con altri esseri umani. Il resto della giornata veniva vissuto dal cane legato a questo calorifero, in compagnia di una signora anziana che lamentava il fatto che il cane tentasse di morderla alle caviglie.

Una volta sequestrato e portato nel rifugio Ponte Marconi ex Cinodromo, Leo si è ritrovato chiusi in una gabbia e ha mostrato un certo atteggiamento di aggressività, sia nei confronti dello spazio  nel quale viveva che nei confronti degli operatori che erano chiamati ad interagire con lui tutti i giorni per dargli da mangiare e pulirgli il box.

Nel corso del tempo, Gaetano, volontario del rifugio, ha iniziato ad interagire con lui delicatamente, osservando importanti misure di sicurezza, soprattutto nella fase iniziale del suo avvicinamento al cane. Fino a che, molto lentamente, il cane non ha iniziato a dare segnali di normalizzazione. E’ stato un percorso molto lungo ma alla fine Gaetano è  riuscito nel suo obiettivo e da novembre 2011 Leo vive felice in un grande recinto, adottato da Gaetano! Grazie. Davvero.