Una sera – per puro caso – leggo su un quotidiano (che tra l’altro non leggo mai) il piccolo annuncio pubblicato da Beatrice in cui si chiedeva l’adozione urgente di questa femmina di pastore tedesco distrutta e affetta soprattutto da nevrosi per la sua condizione “cane in gabbia” – letteralmente! Era una sera di fine aprile, nel lontano 2006.

L’annuncio era piccolo e la foto altrettanto piccola. E’ stato fatale, colpita mi sono decisa di chiamare subito l’indomani, pensando però che forse qualcuno l’avessa già scelta. Invece era ancora disponibile, ma a Roma ed io vivo in provincia di Parma.

Beatrice è stata carinissima e correttissima, dicendomi tutto realmente come stava: il cane era buonissimo, affettuosissimo, brava, ubbidiente, socievole con gli uomini e con gli altri animali (e questo era importante per me perchè in famiglia ho altri cani e persone che spesso vengono a casa), ma in condizioni disperate soggetta spesso a diarrea a causa della lesmaniosi. L’età era incerta perchè – a quanto risultava – Regina era già in canile da anni , senza che risultasse da qualche documento lasciato dai precedenti “gestori” da quando e da dove provenisse.

A quel punto però ero decisa e pronta a portarla a casa e anche se un po’ malata mi sono detta di regalarle un po’ di serenità e libertà.

Detto di sì, non vedevo l’ora di averla con me: bisognava però accordarci sul come fare. E ci si accordò per trovarci al casello di Firenze Nord una domenica mattina.

Sono partita con guinzaglio, cibo e acqua e la mia compagna di sempre: Carolina! Appena incontrate Regina ha fatto un leggero ringhio di disappunto, poi le ho dato da mangiare e da bere e a quel punto senza alcuno sforzo l’ho fatta salire in macchina.

Il tempo delle pratiche burocratiche con Irene e Simona che l’avevano accompagnata e siamo partite per tornare a casa.

Regina era davvero messa male: magrissima e sporca; abbiamo viaggiato quasi tutto il tempo con i finestrini abbassati per l’odore che ormai aveva invaso l’auto.

All’autogrill temevo il momento di farla scendere perchè non sapevo che reazione potesse avere: invece tutto perfetto. Si è fatta mettere il guinzaglio, è scesa, ha bevuto e risalita senza la minima resistenza.

Arrivate a casa l’ho lasciata libera per il cortile: le ho dato nuovamente da mangiare e siamo andate a letto. Il giorno dopo quando mio marito tornò dal lavoro in mia assenza, già lei aveva assunto il compito di guardiana perchè non lo lasciò entrare se non dopo che vide me. E così per alcuni giorni a seguire e nonostante lui arrivasse sempre con qualcosa da mangiare per lei!

Il passo successivo fu la toelettatura: ben tre lavaggi a distanza di alcune settimane e tre mesi per perdere il pelo e l’odore che amanava, dovuto anche ad una grossa dermatite da batteri e acari vari. L’esame dal veterinario però fu sostanzialmente positivo e anche la leismania era sostanzialmente sottocontrollo, tant’è che sino ad ora non è stato necessario ricorrere a terapia. Adesso fa solo la cura preventiva per la filaria.

Oggi è tutto un altro cane: la coda appena arrivata era praticamente senza pelo nella parte superiore, non so se per dermatite, sfregamento o esiti di leismania, so solo che ora è perfetta!

E’ piena di gioia e sembra sempre che mi ringrazi ogni volta che la guardo negli occhi! E’ educata a casa come in giro, adora andare a fare passeggiate, si contorce di felicità solo nel vedere il guinzaglio. Socievolissima con tutti e per nulla aggressiva in nostra presenza con le persone che parlano con noi o che noi lasciamo avvicinare o entrare in casa. Solo quando siamo assenti ci dicono che (come è giusto) non abbaia a chi si avvicina a casa e non conosce già: ma ha ottima memoria.

Convive benissimo con altri animali e si è dimostrata straordinaria con i gatti anche cuccioli che sono arrivati dopo di lei. Solo alcuni giorni fa avevamo una gattina (con mio grande dolore morta per colpa della strada che ci passa davanti casa) che una notte di temporale è entrata spaventata e si è andata ad accucciare tra le zampe di Regina! Un vero spettacolo!

Andiamo nei giorni di festa in giro insieme con anche Carolina, al bar, al ristorante ed in vacanza. Se ci assentiamo senza poterla portare con noi, mio padre o mio fratello si possono occupare di lei senza problemi, perchè anche con loro si lascia andare a mille effusioni!

Allego alcune foto che testimoniano tutto ciò! Sono felice di averla con me! Grazie a voi tutte/i e buon lavoro! Lorenza

Nota della redazione – Grazie a Lorenza! Le prime foto sono quelle di Regina oggi. Le ultime 4 foto sono quelle di Regina quando era ancora in canile, nel vecchio canile privato romano sequestrato per maltrattamenti nel gennaio del 2002. Sono state scattate nel 2004 e nel 2006.