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CUI PRODEST CHIUDERE CANI IN STRUTTURE PRIVATE CONVENZIONATE CHE COSTANO PIU’ DELLE STRUTTURE PUBBLICHE?

Cani del campo nomadi di Castel Romano da catturare e chiudere dentro una struttura privata convenzionata.

Il parco canile comunale Vitinia ex Poverello, invece, da chiudere ed i cani da trasferire per lo più nelle gabbie in cemento della stessa struttura privata convenzionata. Il tutto per volontà dell’Ufficio Benessere degli Animali del Comune di Roma a spese di Roma Capitale, quindi della collettività.

Eppure i canili privati convenzionati costano al Comune (e quindi a noi contribuenti) di più delle strutture comunali gestite da AVCPP. Ed offrono zero servizi ai cittadini e nessun servizio agli animali.

6 euro al giorno a cane. Contro i 4.2 euro al giorno a cane che il Comune di Roma (forfettariamente, quindi non a singolo cane) sostiene per i cani ospiti nei canili comunali (con apertura al pubblico, accoglienza di 20.000 cittadini l’anno, gestione di 30.000 telefonate l’anno, adozioni, terapisti, educatori, volontariato, ufficio ritrovamenti e smarrimenti, pratiche legali per sequestri e dissequestri…)

Morale della favola: cui prodest? Due indizi fanno una prova e siccome c’è qualcuno che tanto spinge per andare in questa direzione…

Dalla Medea di Seneca, a. III, vv. 500-501, Cui prodest scelus, is fecit «il delitto l’ha commesso colui al quale esso giova». Ed è appunto in questo senso che la domanda viene posta, quando si cerca di scoprire chi sia l’autore o il promotore di un fatto, nel presupposto che può esserlo soltanto chi se ne ripromette un vantaggio per sé.

E poichè non possiamo certo credere che sia proprio il Comune di Roma ad avere questo interesse… chi è il vero motore di questo tentativo di operazione?

TUTTI I 6 CANI NELLE FOTO, catturati alla fine di marzo – inizio aprile 2013 nel campo nomadi di Castel Romano, hanno già trovato felici adozioni grazie alle associazioni che se ne stanno occupando. E’ da luglio 2011 che i volontari si sono occupati direttamente di oltre 70 cani (di cui 60 cuccioli), catturati all’interno del campo, sterilizzati e fatti adottare. I costi sono stati sostenuti grazie a donazioni di privati e a contributi di soci.

Il 14 marzo 2013, inoltre, 5 cani adulti sono stati accalappiati dalle ASL competenti per territorio e sono stati portati – come da prassi – al canile comunale Muratella gestito dall’Associazione Volontari Canile di Porta Portese. Ad oggi, di questi 5 cani solo una è ancora presente in canile perchè gli altri 4 sono tutti usciti in adozione.

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Omniroma-CASTEL ROMANO, DE LUCA-CIRINNÀ: TRASFERIRE CANI CATTURATI IN STRUTTURA PUBBLICA

(OMNIROMA) Roma, 05 APR – “E’ grave la preoccupazione di associazioni animaliste e cittadini, per la sorte dei circa 60 cani nati liberi nel campo nomadi di Castel Romano, su via Pontina, che rischiano di essere catturati e trasferiti in una struttura privata convenzionata, priva di apertura al pubblico, volontariato, adozioni, educatori, terapisti. A spese di Roma Capitale e quindi della collettività”. Così in una nota i consiglieri di Roma Capitale Athos De Luca e Monica Cirinnà che “chiedono di conoscere, visto l’enorme interesse dimostrato da Roma Capitale al conferimento dei restanti 60 cani del campo nomadi di Castel Romano all’interno di una struttura privata pagata dalla collettività, le motivazioni di questa decisione e se la struttura presenta i requisiti minimi, anche sanitari, per poter accogliere e stabilizzare animali nati liberi, poco abituati ad una vita di relazione sociale e che vanno tutti curati, tranquillizzati ed educati al contatto sereno con l’essere umano”.

“La richiesta – dichiarano i due rappresentanti del PD – nasce anche dalla scoperta del fatto che Roma Capitale avrebbe dato, il 17 dicembre 2012, ‘un incarico di collaborazione esterna per lo svolgimento dell’attività tecnico-professionale di medico veterinario presso le strutture di proprietà di Roma Capitale o con essa convenzionate’, incarico che ad oggi – 5 aprile 2013 – non è stato foriero di alcun risultato pratico visto che il suddetto professionista non è stato mai visto operativo all’interno dei canili nei quali dovrebbero prestare i suoi servizi”.

“Sarebbe certamente grave – dichiarano i due rappresentanti del Pd – se l’Amministrazione intendesse avviare i cani nella struttura privata convenzionata, quando questi potrebbero transitare per il canile comunale Muratella che dal 2003, anno della sua apertura, ha gestito centinaia di sgomberi – anche di campi rom – sequestri, ingressi di cani abbandonati per un totale di migliaia di animali (ogni anno entrano a Muratella 2.556 cani e gatti)”.

“Inoltre – concludono i due consiglieri – il 14 marzo 2013, 5 cani adulti sono stati accalappiati dalle ASL competenti per territorio e sono stati portati al canile Muratella gestito dall’Associazione Volontari Canile di Porta Portese. Ad oggi, di questi 4 cani solo una è ancora presente in canile perchè gli altri 4 sono tutti usciti in adozione”.

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Queste ultime due femmine di piccola e media taglia sono state anche testate (grazie alla donazione dell’AVCPP) per la leishmania, erlichia, ricketsia, hanno fatto analisi del sangue complete e sono risultate afflitte da rogna e per questo sono state subito messe in terapia

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