Canile Parrelli: uffici comunali in vacanza per 33 giorni bloccano trasferimento animali
Lettera aperta LAV al Sindaco Marino per garantire il servizio
Un intervento urgente affinché – dopo l’interruzione di 33 giorni dovuta alle vacanze degli uffici comunali – possano riprendere le operazioni di trasferimento degli animali del canile Parrelli, sottoposto a sequestro. E’ quanto abbiamo chiesto in una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino, invitandolo a recarsi personalmente nella struttura, per firmare le carte necessarie e vedere con i suoi occhi la tragica realtà di sofferenza degli animali, della quale ci stiamo liberando.
Signor Sindaco,
come certamente saprà – essendo Lei il custode giudiziario – sono in corso da alcuni mesi le operazioni di affidamento dei cani e dei gatti, sequestrati nel “Rifugio Parrelli” ad opera della Procura della Repubblica con il Nirda del Corpo Forestale dello Stato per maltrattamenti agli animali.
Si tratta di un’attività particolarmente complessa di cui la LAV, su ordine della Procura, è garante degli animali per i quali viene trovata dalle associazioni animaliste una nuova e sicura sistemazione. Come è successo già per 102 animali. Un’azione che impegna molteplici risorse umane ed economiche del volontariato, con alti profili morali, sanitari e giudiziari.
Lei, tanto più da Sindaco, sa bene che i servizi di una città non vanno in vacanza, non possono andare in vacanza. E che la rotazione dei turni delle ferie deve permettere la continuazione delle attività.
Eppure, nonostante le disponibilità dell’organo di Polizia e della nostra associazione, il suo delegato alle operazioni di trasferimento – l’Ufficio Tutela e Benessere degli Animali – non solo dal giorno 7 dello scorso mese di agosto ad oggi ma, apprendiamo ora costernati, fino al 10 settembre prossimo, non ha permesso e permetterà il trasferimento dei 123 cani e 40 gatti ancora all’interno della struttura sequestrata. Quando il ruolo del Suo Ufficio, mettere una firma, è svolto da più persone.
Ciò viola non solo il buon senso, il dovere civico ma anche lo Statuto di Roma Capitale laddove fissa fra gli obiettivi della nostra città la tutela degli animali.
Per questo Le chiediamo un intervento urgente affinchè – vista anche l’importanza di questo sequestro giudiziario per tutta la città, una battaglia più che ventennale – possano essere ripristinate almeno le date di trasferimento degli animali del 4 e del 9 settembre, già concordate fra tutte le parti. Ed averla personalmente lì nella struttura, per firmare le carte necessarie e vedere con i suoi occhi una tragica realtà di sofferenza degli animali di cui ci stiamo liberando.
In attesa di una Sua risposta, inviamo distinti saluti.
Gianluca Felicetti – Presidente LAV
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