AGGIORNAMENTO all’11 giugno 2014 – Grazie veramente a tutti per essere stati con noi! Siete magnifici e ci avete dato la forza di continuare la nostra battaglia!
Ecco il video complessivo della giornata: riconoscetevi!
Invitiamo tutti cittadini romani, i volontari, gli operatori ad unirsi a noi MARTEDI’ 10 giugno alle ore 19:30 sulla piazza del Pantheon per una fiaccolata dove chiederemo a gran voce al Sindaco Marino di ritirare la Delibera di Giunta n. 148 del 22 maggio u.s. che privatizza il sistema di accoglienza degli animali bisognosi di Roma, chiudendo 3 strutture comunali su 6 e depotenziando il canile di ingresso Muratella, di nominare il Garante degli Animali promesso in campagna elettorale e di rifondare l’Ufficio Diritti degli Animali come ufficio extradipartimentale, come è sempre stato. Unitevi a noi!
Questo l’evento aperto su facebook per comunicare le proprie adesioni. Le associazioni che intendono aderire a questa protesta possono scrivere anche a comitatocittadini@email.it:
https://www.facebook.com/events/699364376775987/
Ecco il comunicato stampa LAV – ENPA – ANIMALISTI ITALIANI – AVCPP
Il 10 giugno fiaccolata sulla piazza del Pantheon
ROMA NON E’ PIU’ UNA CITTA’ PER GLI ANIMALI
SUBITO IL GARANTE, SUBITO L’UFFICIO DIRITTI DEGLI ANIMALI
LAV, ENPA, ANIMALISTI ITALIANI e AVCPP chiedono che l’UDA sia un ufficio extradipartimentale
ROMA, 4 giugno 2014 – “Avevamo esultato quando, anche se a distanza di un anno, il Sindaco Marino aveva finalmente deciso di nominare il Garante dei Diritti degli Animali promesso in campagna elettorale e aveva convocato Monica Cirinnà, figura autorevole e competente che dal 1991 aveva trasformato Roma in una città accogliente per i “cittadini non umani”. Rimaniamo basiti oggi leggendo sulla stampa che invece l’Assessore Estella Marino, che in un anno ha contributo a smantellare ciò che in 5 anni aveva già distrutto la Giunta Alemanno, ha rimandato ancora la nomina giudicando la figura del Garante “cosa diversa dalla collaborazione proposta dalla Cirinnà”. Così le associazioni LAV, ENPA, ANIMALISTI ITALIANI, AVCPP in un comunicato congiunto.
“Gli animali a Roma non hanno più tempo. E’ necessario procedere subito alla nomina del Garante e alla rifondazione dell’Ufficio Diritti degli Animali che deve essere, come è sempre stato, un ufficio extra dipartimentale come recentemente è stato deciso per la gestione dei Punti Verde Qualità. Per questo motivo abbiamo deciso come associazioni di partecipare alla manifestazione organizzata da cittadini romani che si terrà sulla piazza del Pantheon martedì 10 giugno alle ore 19.30 ad un anno esatto dall’insediamento del Sindaco Marino. In dodici mesi infatti nessun punto sulla tutela degli animali del Programma elettorale del Sindaco è stato attuato. E, anzi, l’Assessore Estella Marino sta praticando il contrario”
Ed ecco l’articolo di Margherita D’Amico su Repubblica del 4 giugno 2014
Canili, gattili, botticelle: il grande flop della politica
L’assessore all’Ambiente e gli errori dell’Amministrazione nella cura degli animali
Quando la scarsa attitudine di un amministratore è clamorosa, il senso di responsabilità verso il bene pubblico dovrebbe suggerire una sostituzione. Pochi concetti, a un anno all’insediamento della giunta di Ignazio Marino, appaiono avulsi dall’assessore all’Ambiente Estella Marino come la tutela del verde e degli animali. Decisa fin dal principio ad assegnare ruoli chiave a personaggi ereditati dal governo precedente e caratterizzati da prestazioni poco brillanti, la Marino ha dimostrato disamore e imperizia in un crescendo di contestazioni da parte delle associazioni protezionistiche.
Non un’iniziativa sensata a difesa delle altre specie, esponendosi in compenso con la deplorevole delibera 148 del 22 maggio. Partorita senza consultare né avvisare le parti in causa, a partire dall’associazione Avcpp che gestisce i canili municipali, essa prevede la chiusura di tre canili-gattili capitolini su sei e il depotenziamento di Muratella, in favore di gare d’appalto che sparpaglierebbero i nostri randagi fra strutture private laziali, con aumento dei costi e pericolosa perdita di tracciabilità degli esemplari.
Pessima la gestione del sequestro Parrelli, penose le condizioni dell’Ufficio tutela dei diritti animali, oltre alle contraddizioni sulla sorte delle botticelle (annunciato quindi smentito lo spostamento nei parchi, nessun cenno al cantiere della mega scuderia finanziata dai cittadini che sta mandando in malora una collina del Pincio). Inspiegabili infine le dichiarazioni espresse sulla pagina Facebook “Estella Marino per Roma” circa la proposta rivolta dal sindaco alla senatrice Monica Cirinnà: diventare Garante dei diritti animali. Questa figura, specifica la Marino a un utente “… è cosa diversa dalla collaborazione proposta dalla senatrice Cirinnà”. La quale, sbalordita, commenta: “Vorrei fosse chiaro che non mi sono proposta a nulla, semmai ho accettato di tentare il faticoso salvataggio del poco che resta del mondo degli animali a Roma. Una settimana fa ho lasciato il sindaco con una stretta di mano e aspetto una sua comunicazione”.
Su www.barcorde.it, il direttore Sheyla Bobba racconta in un articolo e in una intervista a Simona Novi, Presidente AVCPP, cosa sta succedendo a Roma “contro” gli animali:
http://www.senzabarcode.it/2014/06/simona-novi-roma-delibera-odia-gli-animali/
Simona Novi: a Roma una delibera odia gli animali
Intervista a Simona Novi, Presidente AVCPP. Parliamo della delibera 148 che svuota i canili ed abbandona gli animali.
L’intervista con Simona Novi mi lascia amarezza, rabbia e sconforto. Lo scenario che mi dipinge è agghiacciante, la possibilità che centinaia di cani e gatti a Roma possano essere destinati ad una morte lenta ed un’agonia crudele fa male. Preferisco pensare che le intenzioni siano altre, da ricercare nella politica, negli interessi di qualcuno – o qualcosa – che oggi non m’è dato comprendere, anche se ugualmente ripugnante.
E un fatto che nella parte del programma dell’allora candidato a Sindaco Ignazio Marino vi erano punti salienti e basilari per la tutela, la salute ed i diritti degli animali, al pari con i diritti dei lavoratori del settore. E’ un fatto che le promesse sono state tutte disattese e, peggio, quello che si sta creando è un quadro opposto.
Un modello Roma è quello che riguarda tutte le attività sulle quali ci arrivano le mani del Campidoglio . Anche per i canili la parola d’ordine è privatizzazione. In questo caso significa pagare di più un servizio minore. Ossia, a fronte di 4.02 euro che il Comune paga, come ci dettaglia Simona Novi nell’intervista, per manutenzione gabbie, pulizia, attività veterinaria, cibo, assistenza dei persi e adozioni, il sindaco Marino e l’omonima assessore Estella Marino e, a seguire, tutta la giunta, preferiscono pagare 6 euro per avere meno della metà dei servizi.
Un altro fatto sono i numeri delle adozioni, ancora privatizzati VS canili comunali, i dati che snocciola Simona Novi sono sconcertanti: una manciata pari ad un centinaio di adozioni, in 2 anni per i privati, e un migliaio abbondanti in un anno per i pubblici. Inoltre la delibera 148 del 22 maggio – la delibera che odia gli animali – prevede la chiusura di 4 canili su 6 e la drastica riduzione dei posti per il grande canile della Muratella.
Non c’è pace per i romani ed ora le delibera 148 vuole attaccare al cuore la città delle gattare. Il 10 giugno, ad un anno dall’insediamento di Ignazio Marino, LAV, AVCPP, ENPA, animalisti… tutti uniti per una grande fiaccolata al Pantheon. Informazioni sul nostro sito e sul sito iolibero.org
ntervista con Simona Novi mi lascia amarezza, rabbia e sconforto. Lo scenario che mi dipinge è agghiacciante, la possibilità che centinaia di cani e gatti a Roma possano essere destinati ad una morte lenta ed un’agonia crudele fa male. Preferisco pensare che le intenzioni siano altre, da ricercare nella politica, negli interessi di qualcuno – o qualcosa – che oggi non m’è dato comprendere, anche se ugualmente ripugnante.
E un fatto che nella parte del programma dell’allora candidato sindaco Ignazio Marino vi erano punti salienti e basilari per la tutela, la salute e i diritti degli animali, al pari con i diritti dei lavoratori del settore. E’ un fatto che le promesse sono state tutte disattese e, peggio, quello che si sta creando è un quadro opposto.
Un modello Roma è quello che riguarda tutte le attività sulle quali ci arrivano le mani del Campidoglio. Anche per i canili la parola d’ordine è privatizzazione. In questo caso significa pagare di più u servizio minore. Ossia, a fronte di 4.02 euro che il Comune paga, come ci dettaglia Simona Novi nell’intervista, per manutenzione gabbie, pulizia, attività veterinaria, cibo, assistenza dei persi e adozioni, il sindaco Marino e l’omonima assessore Estella Marino e, a seguire, tutta la giunta, preferiscono pagare 6 euro per avere meno della metà dei servizi.
Un altro fatto sono i numeri delle adozioni, ancora privatizzati VS canili comunali, i dati che snocciola Simona Novi sono sconcertanti: una manciata pari ad un centinaio di adozioni, in 2 anni per i privati e un migliaio abbandonati, in un anno, per i pubblici. Inoltre la delibera 148 del 22 maggio – la delibera che odia gli animali – prevede la chiusura di 4 canili su 6 e la drastica riduzione dei posti per il grande canile della Muratella.
Non c’è pace per i romani ed ora la delibera 148 vuole attaccare al cuore la città delle gattare. Il 10 giugno, ad un anno dall’insediamento di Ignazio Marino, LAV, AVCPP: ENPA, animalisti… tutti uniti per una grnde fiaccolata al Pantheon. Informazioni sul nostro sito e sul sito di IoLibero.org
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svuota i canili e abbandona gli animali.
L’ intervista con Simona Novi mi lascia amarezza, rabbia e sconforto. Lo scenario che mi dipinge è agghiacciante, la possibilità che centinaia di cani e gatti a Roma possano essere destinati ad una morte lenta ed un’agonia crudele fa male. Preferisco pensare che le intenzioni siano altre, da ricercare nella politica, negli interessi di qualcuno – o qualcosa – che oggi non m’è dato comprendere, anche se ugualmente ripugnante.
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