AGGIORNAMENTO al 14 agosto 2013 – Oggi Nerone non c’è più e questa è una storia che va raccontata tutta.
La storia di un cane di quartiere che ha vissuto tutta la sua vita gironzolando in zona Tor di Quinto. Accudito da tanti, compresa una dolce poliziotta che fermava ogni giorno la sua volante vicino alla pista ciclabile, dove lui la aspettava, per una carezza ed una buona pappa.
Giorni felici. I giorni di un cane libero. Un cane buono, amico di tutti. E tutti sembravano essergli amici.
Fino a che è stato giovane ed in salute. Fino all’8 agosto 2013, quando è stato segnalato a Muratella come “cane ferito e morente sulla strada” e sono stati chiamati gli accalappiacani della ASL per portarlo in canile. Come un randagio qualsiasi. Anzi, come un randagio sconosciuto dotato di un microchip non intestato a nessuno.
Subito, le persone dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese che gestisce i canili comunali di Roma si sono attivate: aveva un collare di cuoio, il collarino Escalibur. Era anziano.
Non poteva NON ESSERE DI QUALCUNO. Non poteva ESSERE DI NESSUNO.
Hanno fatto girare il suo appello su Internet, su Facebook, su Twitter. Hanno contattato i produttori dei microchip ed i rivenditori per cercare di arrivare al veterinario che aveva impiantato il chip.
Ed intanto su Twitter Aurora ha risposto al nostro appello: “Io lo conosco! E’ Nerone il cane del centro sportivo…..”.
Abbiamo cercato subito di parlare con i responsabili, che hanno declinato alcuna responsabilità. Abbiamo chiamato un altro centro sportivo della zona (su suggerimento di Aurora) e anche loro non hanno dato cenni di interesse. Ed intanto Nerone, giorno dopo giorno, ora dopo ora, andava sempre più giù.
Prima paralizzato sul posteriore. Poi buttato in terra, sul decubito laterale. Poi trattenendo le urine. Poi smettendo di mangiare. Una discesa velocissima. Fino ad oggi, quando rivalutato dai veterinari, è stata presa di comune accordo la decisione: tornare a dargli quella libertà che aveva sempre avuto. Solo che ora, mentre i suoi ultimi momenti erano arrivati, si trattava della libertà dalla sofferenza. E Nerone, con rispetto e delicatezza, è stato addormentato.
Ecco, questa storia va raccontata tutta. Per il dolore di Aurora, la poliziotta che ha riconosciuto la sua foto su Twitter, anche lei malata, anche lei impossibilitata a correre in canile a Muratella per una ultima carezza. Proprio lei che – con 6 cani in casa – in ogni campo rom raccattava cani che faceva poi adottare dai colleghi poliziotti. Proprio lei che ora su Twitter sta raccontato il suo dolore, attimo per attimo. Proprio lei, costretta a subire questo ennesimo dolore nel giorno del suo compleanno, il 45esimo.
Ecco, questa storia va raccontata tutta. Perchè un cane libero di quartiere, amato da tutti, ha dovuto trovare la fine delle sue sofferenze dentro un canile sconosciuto, vivere i suoi ultimi giorni dentro una gabbia. Ha dovuto trovare quella compassione, quel rispetto, quella delicatezza tra persone sconosciute.
Perchè nessuno di coloro che ben lo conoscevano ha avuto il coraggio, il tempo, l’amore di donargli i suoi ultimi momenti là dove aveva sempre vissuto. Da forte cane libero, amico di tutti. Ma evidentemente di nessuno. Ed è stato chiamato qualcuno per portarlo via. Come un giocattolo rotto. Per morire lontano dagli occhi e lontano dal cuore.
AVCPP ha scelto di raccontare questa storia per rispetto di Nerone, per rispetto di Aurora e perchè da 5 anni reclama quello che fino al 2008 c’è sempre stato e che da aprile 2008 è stato cancellato: quella Squadra Monitoraggio del Territorio che di fronte alle segnalazioni andava sul posto a controllare, a capire, a parlare.
Se la Squadra fosse esistita, avrebbe scoperto subito che Nerone non era un cane randagio capitato a Tor di Quinto per caso. E avrebbe parlato con le persone che se ne sono occupate per anni, spiegando loro che rispetto è anche non sottrarre un animale dal suo territorio per farlo morire altrove, lontano dai suoi affetti e dalle sue abitudini. E se – di comune accordo – alla fine Nerone fosse entrato in canile, ci sarebbe entrato come Nerone, il cane di Tor di Quinto, e sarebbe stato accompagnato con il suo nome, cognome e la sua dignità al suo ultimo appuntamento. Con la stessa dignità con la quale ogni giorno aveva il suo appuntamento con Aurora sulla pista ciclabile. In quella che è stata la sua casa per anni. Quando era giovane e non aveva bisogno di niente e di nessuno.
Ciao Nerone. Un abbraccio a te Aurora @Mietta68 su Twitter
Ti chiediamo di perdonarci se non siamo riusciti a salvare Nerone. E se ti abbiamo dato – proprio noi – questo grande dolore nel giorno del tuo compleanno.
Continua a combattere. Per te e per tutti i Nerone che ti aspettano sulla strada.
Simona Novi, presidente AVCPP
ECCO LA STORIA DI NERONE – ROMA, 12 agosto 2013
ABBIAMO UNA PISTA! Grazie a Mietta Aurora che ci ha scritto via Twitter ( @mietta68 ) pensiamo possa essere NERONE del ……………..! ci stiamo attivando per contattarli! I social network sono eccezionali ma piu’ di loro è stata eccezionale MIETTA AURORA!
ATTENZIONE! Chiediamo l’aiuto di tutti
Questo meticcio nero maschio è arrivato a Muratella l’ 8 agosto 2013 proveniente da V. Fornaci di Tor di Quinto 46 . Ha il microchip 968000004925612 che pero’ – da controllo effettuato in Anagrafe Canina – risulta non intestato. Indossa un collare grosso di cuoio marrone ed un collare escalibur.
I veterinari, durante la visita d’entrata, hanno valutato la sua età intorno ai 10 anni.
L’Ufficio Ritrovamenti e Smarrimenti AVCPP sta contattando i produttori di microchip ed i rivenditori per avere notizie del chip.
QUALCUNO LO RICONOSCE? il cane è molto abbattuto e siamo seriamente preoccupati per lui
matr. 1509/13
ASSOCIAZIONE VOLONTARI CANILE DI PORTA PORTESE
Canile comunale Muratella
via della Magliana 856 – Roma
per info, Ufficio Ritrovamenti e Smarrimenti AVCPP 06 67109550
persioritrovati@iolibero.org
Avete provato anche in ogni singola anagrafe canina regionale? A volte in quella nazionale c’è qualche problema e non appare, ma risulta in quella della regione…http://www.salute.gov.it/anagcaninapublic_new/AdapterHTTP
Il link con tutti gli indirizzi delle anagrafi di ogni regione non funziona nel post sopra, cmq ci si arriva cliccando su “anagrafi territoriali” nel testo in questa pagina: http://www.salute.gov.it/anagcaninapublic_new/home.jsp
Grazie Monica, ma a Muratella viene effettuata la lettura ufficiale dei chip e dei tatuaggi da parte della ASL RMD quindi cio’ che è possibile fare all’interno delle varie banche date viene fatta.
Ciao, e’ certo che e’ il numero esatto di chip? Cambiando un numero, viene un cane nero,meticcio, maschio, taglia grande, registrato in Lombardia. Potete ricontrollare il numero, cortesemente. Grazie
Scendono le lacrime mentre leggo la tua storia, dolce Nerone. purtroppo molte persone non si rendono conto di quanto sia importante e giusto accompagnare ogni vita verso la fine con amore e rispetto, soprattutto se sono solo animali.E questo vale anche per i cani di proprietà che ad un certo punto vengono abbandonati perchè troppo anziani e troppo “impegnativi”.
“Soprattutto se sono animali” era inteso nel senso che “se sono animali, ancora meno”
Ciao NERONE, Il CANE di Tor di Quinto!
Ciao Aurora.
Credo che nel giorno del proprio compleanno, per quanto lo si voglia festeggiare .. docce fredde di questa portata devono avere un significato. Dobbiamo solo scoprirlo.
Io lo proverò tra qualche giorno.
Nerone, cane di Tor di Quinto, tu sapevi già tutto, su chi poter contare e chi, invece, ti avrebbe potuto voltare le spalle. Che ognuno si faccia i propri conti con la coscienza.
per favore, il Centro Sportivo in questione é il CUS (Centro Universitario Sportivo)? Se é quello, però con sicurezza, e voleste farmelo sapere, io pubblico la notizia di questo comportamento incivile sulla mia rete di facebook, che include molte persone, tra cui me stessa, che al CUS ci hanno insegnato come istruttori e quindi conoscono bene quella realtà ed alcuni dei responsabili della struttura!! e se davvero é il CUS, li svergogno pubblicamente (per usare termini educati…) con tutti i mezzi di informazione possibili!!!!! Grazie…
Ciao Adriana, pubblica così come leggi, senza aggiungere una parola di più. E chi deve capire, capirà
al CUS mi conoscono…se sono loro vorrei pubblicare un cappello incisivo che catturi l’attenzione dei miei ex colleghi (ma tuttora amici) istruttori e delle persone tra i miei contatti che conoscono il CUS, al quale attacco ovviamente il link alla storia che leggo qui…ma per poterlo fare devo essere sicura che siano loro…altrimenti, se pubblico come leggo qui, essendo un testo lungo dopo le prime tre righe la gran parte delle persone passerà avanti, mentre tutti devono sapere (i miei contatti sono di Roma per lo più) e poter diffondere, e soprattutto é chi conosce il CUS che può passar voce e diffondere, anche tra gli studenti della Sapienza che lo frequentano, altrimenti questo comportamento a dir poco incivile, e non degno di un centro istituzionale per studenti (se é il CUS, é della Sapienza!!), resta nascosto…se sono loro lo devono sapere tutti…
Nerone, nella tua foto struggente mi è parso subito che piangessi. E se non era una lacrima a scenderti sull’occhio, dentro di me era come se lo fosse. Che nessuno dei responsabili dimentichi quella lacrima. Né quelle di Aurora, che ti ha amato davvero. Né quelle delle persone che dall’8 agosto hanno cercato di aiutarti e che, come Aurora, dedicano la propria vita a dare dignità a tutti i neroni del mondo. Che nessuno dimentichi. Ciao NERONE, IL CANE DI TOR DI QUINTO. Grazie Aurora.
Adriana, il CUS ha risposto che loro si limitavano – talvolta – a dare da mangiare al cane…
Iolibero, avevo scritto chiedendo che fosse ricontrollato il numero di chip di Nerone. Cambiando un solo numero, appariva un cane meticcio nero di taglia grande, maschio, intestato alla asl di Varese. Non mi avete risposto
Nello sguardo terrorizzato di Nerone si legge tutta la disperazione che stava provando.
Gli animali, gente materialista, avIda e priva di sentimenti, hanno un’anima e ne sono convintissima!
Sono disgustata di quanto certe persone, per fortuna poche, riescano a rimanere insensibili davanti a un cane che ha bisogno di aiuto!
Un dolce pensiero a te Nerone lassù, da chi rimanendo quaggiù deve
Sperare in un mondo migliore…
Lulu non ti abbiamo risposto xke’ abbiamo pubblicato che avevamo una pista e quella pista si e’ rivelata reale. Abbiamo scoperto benissimo chi era il cane: Nerone, 10 anni, vissuti a Tor di quinto. Inutile cambiare numeri ed inutile cercare a Varese . Grazie
Simona, mi permetta, la risposta non mi soddisfa per nulla. Viene da voi riportato testualmente “Se la Squadra fosse esistita, avrebbe scoperto subito che Nerone non era un cane randagio capitato a Tor di Quinto per caso.” Appunto avevo chiesto di controllare di nuovo il numero di chip. Nerone aveva un chip, chi glielo ha messo? Mai sentito parlare di cani che vengono ritrovati dopo molti anni? Di Nerone si sa degli ultimi 6 anni circa, ma di quelli precedenti no. Il cane di cui parlo io risulta essere nato nel 2002. Era solo una verifica, per carita’. D’altra parte puo’ succedere di sbagliare la trascrizione di un numero del chip, e’ gia’ accaduto e accadra’ ancora. Io ne sono stata testimone molte volte. A questo punto, verifichero’ personalmente attraverso la asl di Varese. Grazie comunque
Il microchip è diventato obbligatorio per legge in italia solo dal 2008. Nel 2002 i cani venivano ancora tatuati. Non c’è alcun dubbio che il microchip di Nerone sia un microchip di Roma. E comunque, signora Luciana, la squadra di monitoraggio del territorio serviva ad altro (a conoscere e riconoscere uno per uno i cani di quartiere ed i cani liberi accuditi di Roma). In bocca al lupo al cane di Varese che lei sta cercando. Buona giornata Simona
🙁 Che tristezza leggere l’epilogo di questa storia…Mi dispiace anche per Aurora, che da quanto ho capito ha seguito impotente la sofferenza i Nerone. Purtroppo ci sono troppi cani randagi, ignorati, che corrono rischi quotidiani, ed il fatto che Nerone sia stato preso dalla ASL perché segnalato come ferito e morente (ma era stato investito?) mi conferma, oltre alla crudele indifferenza di tante persone, che un cane non è giusto che giri da solo per strada 🙁 e ci dovrebbe essere una cultura diversa
Grazie della precisazione, Simona… ciò non toglie che, essendo con grande probabilità stati loro a farlo registrare, non ci fanno bella figura proprio per nulla… io quindi riporterò la storia tra i mie contatti, e spero che la voce si diffonda a macchia d’olio….
Grazie per il vostro splendido lavoro che, credimi, oltre all’immenso valore che ha già di per sè, mi restituisce la speranza che esistono anche vicino a me persone che hanno davvero a cuore, DA UOMINI DEGNI, le povere anime innocenti brutalizzate dalla bestialità dell’uomo e non ne fanno un ennesimo vile commercio, come i canili lager del sud…verrò presto a conoscervi di persona! Adriana
Ciao, Nerone, sarai il cane di tutti…i N o s t r i C u o r i
Volevo farvi sapere con profondo dolore, che Aurora, la dolce poliziotta, se ne e’ andata per sempre, il 10 maggio. Purtroppo ha perso la sua battaglia con il male. Non so che fine faranno i suoi amici animali, ma posso credere che Aurora abbia pensato a loro nella consapevolezza della vita che le stava sfuggendo via. Forse ora e’ anche assieme al piccolo Nerone. Che grande tristezza.
Claudia! che notizia terribile! con Aurora ci siamo scritte tanto,anche via Twitter…. che animo grande e sensibile… piango….
questa storia e’ surreale…sembra che Mietta A. – o chi per lei, a questo punto- non sia morta e neanche mai stata malata…io la seguivo su tw dai tempi del piccolo Nerone appunto, e giorni fa compare l’annuncio del suo decesso scritto da una certa vicina di casa, ma altre persone con cui era in contatto hanno scoperto che non era vero niente, ne’ la malattia ne’ la morte…in questa incommentabile vicenda e’ in qualche modo coinvolto anche un personaggio noto che pare abbia scoperto la verità’. Non so che dire…se non che purtroppo, forse l’unica cosa vera e’ Nerone e la sua triste fine. Ciao Nerone, un pensiero solo a te, piccino bello. E un grande saluto a voi tutti.
Ma possibile, Claudia?