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AGGIORNAMENTO al 3 agosto 2014 – Riceviamo da Marina … un grande dolore… “Il primo agosto alle ore 3:00 Miele si è addormentato naturalmente. Il dolore per la perdita di una creatura veramente speciale è immenso. Fino all’ultimo momento egli ha sorriso, con quel sorriso lo abbiamo visto dormire. Con infinito amore lo ricorderemo. Enzo e Marina”  Un forte abbraccio, cari amici. Anche se sarà solo un palliativo davanti ad un dolore così grande. Vi siamo tutti vicini.

AGGIORNAMENTO al 30 luglio 2014 – Marina ci manda aggiornamenti di Miele, non belli purtroppo: “Salve, sono Marina, la mamma di Miele. La leishmaniosi lo ha colpito minandogli l’apparato renale. ora è ricoverato presso la clinica veterinaria Etiopia dove i medici stanno facendo di tutto per salvarlo. Al momento, la prognosi è riservata. Il dolore che sto provando è immenso e la speranza che si rimetta in salute non mi abbandona ancora. Vi mando due foto recenti, scattate durante la piccola passeggiata che Miele riesce a fare, con fatica, ma felice con i suoi “genitori” durante l’orario di visita. Malgrado tutto… sorride. Il messaggio che vuole trasmettere è che la gioia fuori dalla gabbia non viene mai meno.. Marina ed Enzo”

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AGGIORNAMENTO a novembre 2013 – Nuove foto e nuova testimonianza di Marina: grazie, cara amica, per esserci sempre così vicina! “Il 2 novembre 2013 Miele festeggerà il suo primo anno fuori dalle gabbie. Tanti auguri, Miele! Con amore, Enzo e Marina. DI NUOVO “BAU” A TUTTI! Sono Miele, ex matricola  417/12. Chiunque abbia voglia di leggere la mia storia mi potrà trovare nella sezione “Gli adottanti raccontano” del 16 agosto 2013. Sarò di poche parole perchè le foto parlano da sole e dicono molto di più del linguaggio verbale…. Eccomi qua, sempre bello (e vanitoso), sempre sorridente, sempre grato a voi tutti che mi avete ospitato e che mai avete calpestato la dignità mia e di tutti i “pelosi”.

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Grazie di cuore (e di naso) anche a “papà” Enzo, che non aveva ancora interagito con un “pelosone” come me. Dalle mie espressioni e da quelle dei miei “genitori” traspare l’amore, la cosa più bella che ci sia.

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Guardatemi dopo un anno e venite al canile: è una esperienza unica, un’emozione forte. Fate uscire tutti dalle gabbie, quelle gabbie che rinchiodono le vite di esseri innocenti, capaci di dare affetto, gioia, consolazione, compagnia, a m o r e. Non date mai per scontato nulla, ma consideratelo sempre relativo. Cambierete la vostra vita e quella dei “pelosi” in meglio, con un percorso meraviglioso, mano nella zampa. Il prima ed il poi diverranno un tutt’uno! Miele”
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AGGIORNAMENTO al 16 agosto 2013 – Riceviamo e volentieri pubblichiamo: grazie Marina, una testimonianza che fa venire i brividi! Grazie per la vostra adozione, per la testimonianza e per i complimenti!

Bau a tutti! Io ero la matricola 417/12, ospite del Canile comunale della  Muratella, perché trovato vagante nella zona di Santa Palomba. Senza aver commesso nulla di male, mi hanno rinchiuso in una gabbia e li’, con  l’ amore dei miei amici “umani” che riempivano di attenzioni me e gli altri  “pelosi”, trascorrevo le giornate, sempre uguali e sempre solo. Di ciò mi ero fatto una ragione: mangiavo, bevevo, uscivo in passeggiata quando fosse stato possibile. Cos’ altro avrei voluto di più? Si’, c’ era qualcos’ altro…

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Avrei  desiderato l’ amore fuori dalla gabbia, il calore di una famiglia. Ma questo non mi era concesso.

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Un bel giorno di ottobre, ma proprio bello, bello, bello, mentre stavo rinchiuso nel box a guardare gli ” umani” che passavano davanti a me, non c’ era altro da fare, due “persone” si fermano e mi osservano; anche io faccio altrettanto e provo a giocare il tutto e per tutto: mi alzo in piedi, li fisso con lo sguardo color nocciola più bello che avrei potuto avere in quel momento ed in quel contesto.” Non basta”, penso! Allora infilo la zampina nella rete della gabbia e poi faccio lo stesso con l’ altra e con il mio “naso”, con tanta fatica perché le maglie sono strette ed io  non sono un contorsionista di circo! Do’ tanti bacini alle mani di quei due sconosciuti che cercano di accarezzarmi  e provo tantissima gioia. Ma dopo qualche minuto tutto finisce: le “persone” se  ne vanno e con loro la mia felicità: sono di nuovo solo, tremendamente solo,  come i “pelosi” che si trovano in canile.

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Il tempo passa ed io sono sempre rinchiuso. Ma il destino… Mi ricorderò sempre una data: 2 novembre 2012. La giornata era bella e calda,  proprio come la sensazione che provai quando Enzo e Marina, le due “persone”  che mi avevano visto, sono nuovamente tornate da me. Ma per quale motivo? La risposta non tarda ad arrivare… Ecco spalancarsi le  porte del canile, stavolta per me… E se fosse un sogno? No, non lo è!

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Detto,  fatto: per me, collare e guinzaglio nuovi di zecca, acquistati in canile, di  colore rosso ed una medaglietta a forma di osso con un nome semplice, ma che mi  si addice a pennello: MIELE. Eccomi a voi: sono Miele, non più una matricola, la 417/12 e sono stato  adottato da ” papa’ ” Enzo e da ” mamma ” Marina ( non gradisco il termine ”  padroni” ).

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Sbrigate le formalità amministrative, Marina ed Enzo, dopo aver avuto un  colloquio proficuo con Adriano, eccezionale educatore, nonché persona  splendida, mi portano via: ” Dove andrò? “, mi chiedo. Mi sento felice,  appagato, ma confuso: c’ e’ il mondo fuori dal canile ed io non lo sapevo! Giungiamo in un posto che gli “umani” chiamano casa: un insieme di stanze,  finestre, porte, balconi, oggetti per me strani ed a me sconosciuti. L’ appartamento si trova al secondo piano…Ma c’ e’ un problema: le scale che non so salire. Con pazienza e dolcezza Enzo  e Marina mi insegnano, mi aiutano, mi incoraggiano e mi sollevano nell’ ultima  rampa ed aprono la porta di casa…

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Che bello! Ho una famiglia, la mia! Vengo  accolto da Simone, il figlio quattordicenne di Marina, che rimane a bocca  aperta nel vedermi: non si sarebbe aspettato un altro ” peloso” dopo la  prematura scomparsa di Charlie, bellissimo amico a quattro zampe, trovato  randagio al mare ed adottato. Ci guardiamo negli occhi ed io resto fermo,  buono, buono, non sapendo che fare, ne’ dove potermi sdraiare. Ma tutto era stato predisposto per me: ciotole, cuccia morbida e coccole, tante coccole e grattini…

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Sapete? Non ho mai sporcato in casa, non ho danneggiato nulla, neanche quando sono rimasto a casa da solo i primi giorni… Sono un tipo delicato e pulito, io! Pian pianino ho preso confidenza con la mia nuova dimensione: ho appreso velocemente a salire e scendere le scale…ma l’ ascensore? Anche in questo caso, la pazienza e l’ amore dei miei cari “umani” mi hanno insegnato ad usarlo; come anche ad essere trasportato in automobile: non vi dico le prime volte, che disastro! Non stavo fermo un attimo e mi agitavo: ora ci salgo volentieri, mi piace sentire il contatto con l’ aria che entra dai finestrini ( in verità, gradisco molto anche l’ aria condizionata ), guardare fuori curiosamente, ricevere i complimenti da tutti per la mia bellezza ed eleganza…scusate se sono un po’ vanitoso!

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Beh, tirando le somme di tutta questa storia, devo dire che sto bene con la mia famiglia. E’ lei che mi sta vicino, proprio come io con loro: adoro sdraiarmi al centro delle stanze e non mi muovo, mettendo a rischio l’ incolumita’ dei miei cari che rischiano di finire in terra.

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Adoro l’ aspirapolvere, quando mi accarezza dalle orecchie alla coda; per non  parlare della mia spazzola, del bagnetto, delle passeggiate, delle infinite corse che faccio al parco, quando gioco con i miei amici a quattro zampe. Ho conosciuto anche una distesa d’ acqua che prende il nome di “mare”; quando sono in spiaggia, spesso a dire il vero, gioco, mi rotolo, sempre tenendo d’ occhio Enzo e Marina, anche se la mia indole di cane da caccia mi porta ad allontanarmi. Tornero’ sempre, così come ho fatto la prima volta, liberato dal guinzaglio, sempre tornerò, sempre.
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Questa e’ la storia di Miele. Quello che Marina vorrebbe dire a corollario di tutto cio’ e’ che la gioia che si prova nell’ avere un amico a quattro zampe e’ immensa: egli da’, incondizionatamente, senza pregiudizi, ipocrisie o falsità. Ogni “peloso” da’ tanto. Per loro, e’ molto meglio vivere in una casa piccola, ma in famiglia, piuttosto che in una gabbia; e’ meglio avere qualche problema di salute,ma in famiglia, che essere sano in gabbia. Spero che le riflessioni di Miele e le mie siano di convincimento a chi fosse interessato ad adottare uno o piu’ “pelosi”. Grazie, grazie a tutti: dai volontari gioiosi e disponibili, agli educatori splendidi, a tutto lo staff, a Simona Novi, impareggiabile presidente di AVCPP”

E la cosa più bella di questa storia  è che Miele entro’ in canile il 16 marzo 2012 insieme ad altri due cagnolini, chiamati in canile Bob e Tris. Ebbene, anche loro sono stati adottati! Grazie a voi cittadini meravigliosi! Senza di voi, noi non siamo niente!

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AGGIORNAMENTO al 2 novembre 2012 – Adottato! Grazie grazie grazie!

ECCO LA SUA STORIA – Questo bel giovanotto è entrato in canile il 16 marzo 2012, insieme ad altri due cani (TRIS, qui la sua storia ANCHE LUI ADOTTATO! https://www.iolibero.org/2012/08/28/matr-41112-meticcio-marrone-trovato-in-via-succivo-santa-palomba-pomezia/  e BOB, qui la sua storia ANCHE LUI ADOTTATO! https://www.iolibero.org/2012/06/05/matr-41812-meticcio-avana-trovato-in-via-succivo-zona-santa-palomba/).

Lo hanno accompagnato gli operatori della ASL che hanno trovato lui e i suoi compagni di sventura abbandonati in via Succivo (nel XII Municipio).

Si tratta di un bellissimo derivato setter bianco e  marrone molto giovane, quasi un cucciolone. Ha infatti appena 2 anni e una vita davanti. Potreste essere voi il compagno di vita ideale per questo cane sfortunato. Venite a conoscerlo! La foto in basso è stata scattata il giorno in cui lui è arrivato in canile!

Matricola 417/12

Per info: Ufficio Adozioni 349 3686973 oppure adozioni@iolibero.org

 

Le informazioni su indole e comportamento dei cani e gatti  presenti nelle schede e/o nei commenti dell’appello sono soltanto indicative ed hanno il solo scopo di corredare la storia e le fotografie con dettagli aggiuntivi. Le informazioni dettagliate su indole, comportamento e salute degli animali nonchè la necessaria consulenza per un corretto inserimento dell’animale prescelto nel nuovo contesto verranno fornite dal personale AVCPP competente al momento della adozione.