Era da un po’ che giravamo su Internet guardando fotografie e leggendo annunci di cani e canetti in cerca di casa, ma non eravamo proprio decisi ad adottarne uno. Siamo anche andati alla Valle dei Cuccioli e lì sì che volevamo portarli a casa tutti! Ma ci fu qualcosa che ce lo impedì. Poi un giorno, sempre navigando in rete, ci siamo imbattuti nell’immagine di una cucciolata: dieci meravigliosi angioletti pelosi di due mesi che aspettavano che qualcuno li portasse via dall’Ex Cinodromo. Ci siamo detti: “andiamo a vederli, solo a vederli….”. Andammo. E chiedemmo proprio di loro. Erano dietro una rete in uno spiazzo erboso: giocavano tra loro, saltavano l’uno sull’altro, ci venivano vicini aggrappandosi sulla rete che ci divideva da loro, ci abbaiavano…. ce n’era una più peste di tutti, saliva sempre in cima al “mucchio” ed improvvisamente ci siamo detti: “è lei!”. Abbiamo chiesto la loro storia, ma gli addetti del canile non sono entrati nei dettagli. Però ci hanno detto che sempre lì c’era anche la loro mamma, Susy. Siamo andati alla sua gabbia per vederla: era una meticcia bellissima e molto dolce, d’aspetto identica alla cucciola che avevamo deciso di adottare. Siamo stati tentati di prendere lei, ma oramai quella cuccioletta pestifera ci aveva preso il cuore e due cani non potevamo permetterceli. Così ho parlato con mamma Susy e le ho spiegato che portavamo a casa una delle sue “bambine”. Sembrava avesse capito: ha alzato una zampa poggiandola sulla grata della sua gabbia, io ci ho messo sopra la mia mano e lei me l’ha leccata. Per me era un “grazie, va bene così”. Quel giorno, il 28 dicembre 2007, siamo tornati a casa con Gina: così l’avevamo chiamata perché il nome datole al canile non ci sembrava adatto a quel musetto buffo e un po’ impertinente. Ci ha fatto penare non poco con le sue cacche e pipì per tutta casa, i suoi assalti improvvisi sul divano, il suo continuo correre e giocare per le stanze e la sua pretesa, consolidatasi quasi subito in un’abitudine quotidiana, di dormire sul letto con noi. Purtroppo a 5 mesi si è rotta una zampetta lanciandosi dal tavolino di un veterinario incompetente e maldestro. Ha subito due operazioni in un mese soffrendo molto, e noi con lei: notti trascorse a dormire con lei sul pavimento perché il veterinario che l’ha operata (un altro!) ci aveva raccomandato di non farla saltare e correre, letto e divano resi off limits per tutti con materasso a terra e cuscini del divano pure, giornate intere trascorse a farla giocare sul tappeto senza farla zompare di qua e di là, brevi passeggiatine intorno a casa, sempre con il collare elisabettiano…. non è stato un bel periodo, ma l’abbiamo superato. Ora Gina ha tre anni e mezzo ed è cambiata molto: si spaventa con poco (rumori improvvisi, pioggia, tuoni, saracinesche che si aprono o si chiudono, tende e buste mosse o trasportate dal vento…) ed è timida e diffidente con gli estranei, ma quando si ambienta diventa una coccolona! Però ha tanti amici, conosciuti soprattutto al Parco di Largo Ravizza, e quando la portiamo al mare o a Villa Pamphili, fa amicizia con altri cani e si diverte a correre e giocare con loro. Un paio di volte è stata aggredita e quando accade lei non si difende: scappa, se può, piangendo e chiedendo il nostro aiuto… è di una bontà e dolcezza infinite. A proposito di Villa Pamphili: domenica scorsa siamo andati a “4 zampe in allegria” dove c’erano tanti cani da adottare e tanti altri adottati. Appena siamo arrivati ho avuto un’emozione fortissima: sdraiata a terra c’era…. la mamma di Gina! Sì, proprio lei, mamma Susy! Purtroppo non si sono riconosciute anche perché Gina era appena arrivata ed era un po’ nervosa, si doveva ancora ambientare… ma per me è stata una sorpresa che mi ha commosso rivedere quella dolcissima canetta che aveva dato alla luce la mia Gina e che mi aveva ringraziato per averla portata a casa con noi. Avevo già saputo che era stata addottata anche lei, ma sono stata felice di vedere che la nuova “padrona”, Laura, le vuole un bene dell’anima e che, come volontaria, continua a dedicarsi ai cani sfortunati affinché siano felici come Susy e Gina! Ma la cosa più bella e sorprendente è che mamma e figlia sono praticamente uguali: se non ci credete, guardate le foto!
Patrizia e Angelo
Susy è entrata in canile nel 2007 con 10 cuccioli. Da brava mammina li ha curati ed allattati tutti e quando erano ormai autosufficienti e svezzati li hanno separati per dare la possibilità a Susy di riprendersi dalla fatica… 10 cuccioli sono tanti da accudire! L’adozione dei cuccioli non è stata difficile tutti diversi, bianchi, neri, a macchie marroni tutti teneressimi come solo i cuccioli sanno essere. Da volontaria li ho visti andare via uno dietro l’altro con l’eccezione di Jeff che si è trattenuto per qualche tempo alla Valle dei cuccioli dove era stato trasferito. Mamma Susy invece restava in canile con un espressione depressa, dando le spalle al passaggio di operatori e volontari, guardava verso l’interno del box. Da volontaria so bene che i cuccioli trovano casa facilmente ma per i cani adulti ci sono meno possibilità. Finito il mio turno passavo inevitabilmente davanti al box di Susy portandomi a casa i suoi occhi tristi fino a quando non ho portato anche lei.
Stavo aspettando che nella mia vita le cose si sistemassero per poterla accogliere ma poi, come dice una mia amica e collega, è inutile aspettare la situazione ideale perchè loro non ne hanno alcun bisogno. Gli basta una cuccia calda e asciutta in cui riposare, una ciotola piena e il nostro affetto. Sono tre anni e mezzo che Susy è nella mia vita ed oggi le fa compagnia anche Ginny, una sorridente nonnina di 10 anni. Siamo una gran bella famiglia ed è tutto merito loro.
Quando alla festa di maggio a villa Phanphili ho incontrato Gina, uno dei suoi cuccioli, è stato come trovarsi in una festa in famiglia, una famiglia molto speciale.
Grazie a tutti coloro che adottano un cane, per noi volontari, non c’è felicità più grande.
Laura
che bella storia! grazie!