Luca Cordero di Montezemolo ha invitato la società civile a ribellarsi alle “fabbriche del fango”. Il Direttore di Repubblica Ezio Mauro, in un suo editoriale del 23 luglio 2011, ha dichiarato di voler dare voce alle vittime delle “centrali del fango”.

Dopo Dino Boffo, direttore di Avvenire, dopo Emma Marcegaglia, Gianfranco Fini, il Giudice Raimondo Mesiano, eccoci.

Siamo l’Associazione Volontari Canile di Porta Portese. Una onlus no profit che dal 1997 gestisce i canili comunali della città di Roma.

20.000 adozioni effettuate dal 1994, da quando siamo entrati come volontari nel vecchio e fatiscente canile di Porta Portese.

1.500 adozioni del cuore: cani e gatti ciechi, paralizzati, malati terminali a cui generosi cittadini – attraverso noi – hanno voluto dare una nuova chance di vita.

1.200 animali presenti ogni giorno nelle strutture comunali da noi gestite.

Un media di 2.200 animali che ogni anno accogliamo, curiamo ed accudiamo nel solo canile di ingresso romano, Muratella.

Tutti animali abusati, maltrattati, abbandonati, feriti, malati, perduti (per la precisione, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011 sono stati 2.211 i cani ed gatti in cerca di aiuto entrati nel solo canile Muratella).

In 15 anni di gestione, mai una denuncia. Mai un animale mal gestito. Mai un euro rubato.

Tutt’altro.

Animali curati grazie a donazioni da noi stessi effettuate.

82.000 euro di donazioni raccolte tra i cittadini nel solo 2010 per curare i cani ed i gatti di proprietà del Sindaco di Roma.

Decine di migliaia di euro donati da molti di noi per migliorare le strutture comunali.

Non un presidente, un amministratore delegato, un direttore generale, un consiglio di amministrazione retribuiti con stipendi da centinaia di migliaia di euro ogni anno.

Posizioni manageriali e gestionali operate ogni giorno a titolo gratuito.

Non un rimborso spese, neanche per le telefonate fatte nell’esclusivo interesse della gestione dei canili romani.

Eppure, da quasi 4 anni a questa parte, una campagna di diffamazione vile e violenta ci massacra ogni giorno (le purghe fasciste di montanelliana memoria?) .

Atti di intimidazione vengono perpretati ai danni di noi singoli.

Lettere anonime vengono fatte trovare nelle buche delle lettere delle case dei nostri genitori (non possiamo pubblicare le foto delle lettere: sono in corso indagini di polizia giudiziaria).

La prima lettera il 10 gennaio 2012 a Torino. La seconda lettera il 12 gennaio 2011 a Roma. La terza lettera sempre a Roma, il 24 gennaio 2012. E macchie di sangue, e minacce ed insulti.

Volantini vengono appesi di notte sotto i nostri appartamenti, lungo i nostri quartieri (vedi foto in basso: pubblichiamo le foto perchè le indagini di polizia giudiziaria si sono concluse).
 
La prima incursione il 27 novembre 2009. La seconda incursione il 21 aprile 2010. Nel mezzo, 2-3 parchi di Roma Sud tappezzati da volantini minatori.
 
Dossier confezionati ad arte vengono inviati al Signor Sindaco Gianni Alemanno.
 
Stravolgimenti della realtà ed accuse insensate vengono diffuse su Internet, facebook e mezzi di comunicazione di massa compiacenti.
 
Una “centrale del fango” organizzata magistralmente e scatenata contro volontari e lavoratori che 7 giorni su 7 si occupano di un lavoro pesante e costantemente in emergenza.
 
Un lavoro quotidianamente alla luce del sole visto che le strutture sono aperte al pubblico 6 giorni su 7 e chiunque puo’ liberamente controllare (come da sempre fanno, e giustamente, gli enti preposti).

Per tutto ciò, poichè siamo esseri umani e non eroi e le bastonate, folli e crudeli, lasciano il segno, ci dichiariamo prigionieri politici.

E chiediamo al Sindaco di Roma Gianni Alemanno di venire un giorno in canile e di guardarci in faccia mentre lavoriamo. E di guardare come stanno i suoi animali, gestiti da noi.

Chiediamo al Signor Sindaco di decidere da che parte sta.

Dalla parte di chi non risparmia energie e denari per i suoi animali, risolvendo tutti i giorni problemi enormi nella più assoluta solitudine e con il solo e prezioso sostegno dei cittadini romani che ci stimano e ci conoscono dal 1994.

Oppure dalla parte di  personaggi di cui dovrebbe guardarsi. Molto attentamente.

Gente disposta a passare sulla vita di un animale, ultimo tra gli ultimi, pur di distruggere quanto – a loro parere – costruito da chi ha governato la città prima del loro clan.

Peccato che a noi tutti questi giochi politici, queste follie, questi mostri creati dal sonno della ragione, non interessano.
 
Siamo apolitici ed apartitici e non siamo mai stati avversari politici  di nessuno.
 
Non ne abbiamo bisogno perchè siamo molto di più.
 
Siamo migliori.
 
Siamo parte di quella società civile che ha vigilato, vigila e vigilerà sugli animali e sulla difesa di quanto costruito in questi ultimi 18 anni.
 
Indietro non si torna.
 
Simona Novi, Presidente AVCPP