Riceviamo dalla dolce Tania e volentieri pubblichiamo, perchè ognuno puo’ superare le sue paure e scoprire quanto è bella la vita.

Da piccola, cani e lacrime per me andavano di pari passo, e mi facevo prendere in braccio se camminando per la strada ne vedevo uno da lontano. Non so perché avessi così paura, eventi traumatici non ne ricordo, ma l’equazione nella mia testa era sempre stata cane = pericolo.

Crescendo non sono mai andata volentieri in casa di amici che avessero un cane, ma col tempo ho cominciato ad aprirmi alla possibilità che in questo rapporto potesse esserci moltissimo, e ho realizzato che fino ad ora mi ero negata la possibilità di scoprirlo. La vita è frenetica, si pensa di non avere mai tempo…Oppure al contrario: si pensa di avere tutto il tempo del mondo, si rimandano ad un futuro non ben determinato decine di progetti, e intanto ci perdiamo cose bellissime, pensando di farle un domani.

Per quanto mi riguarda, a maggio di quest’anno mi sono detta che era ora di iniziare. Basta con la paura, so che c’è dell’altro. Scopriamolo, e vediamo se il destino dà una mano alla volontà. Sono andata alla festa di Maggio che AVCPP ha organizzato a Villa Pamphili, con l’intenzione di dare un contributo economico, e lì ho anche visto un cane. Di cani era pieno il parco, ma io sono tornata a casa col ricordo di uno solo, quello che ora vedete in foto. Non pensavo però che ci sarebbe stato un seguito proprio con lui.

Nei giorni successivi ho contattato i volontari, spiegando la mia situazione e chiedendo se qualcuno fosse stato disponibile ad aiutarmi a costruire un rapporto con un cane. Lì, ho conosciuto Fabio, che non solo è stato incredibilmente gentile e paziente, ma mi ha anche dato dei consigli molto utili per il mio gatto (a proposito, Fabio, grazie ancora…) Sempre Fabio, mi ha messo in contatto con Sabrina, la ragazza che mi avrebbe seguita e che mi ha proposto il cane che secondo lei era perfetto per compiere quel percorso insieme. E’ iniziata dunque la mia adozione a distanza di Bombolo…che, sorte ha voluto, fosse proprio il cane che avevo visto a Villa Pamphili!

La scelta del cane da parte di Sabrina è stata determinante. Con sapienza ha individuato quello che meglio di chiunque mi avrebbe permesso di rilassarmi e scoprire quanto sia bello tenersi ‘’mano nella zampa’’. Non credo che questo sarebbe successo con qualunque cane buono, la compatibilità è una cosa molto sottile e nel mio caso credo che le opzioni fossero allontanarmi definitivamente dal mondo canino o innamorarmene a seconda del cane con cui avrei interagito. L’abilità di Sabrina è stata mettermi davanti a chi sapeva mi avrebbe fatta sciogliere.

Oggi ho carezzato la bocca di un cane, tutt’altro che di piccola taglia, senza provare paura. Ci siamo ritrovati a giocare sul prato, come fosse la cosa più naturale del mondo. La sua lingua penzolava allegra a pochi centimetri dal mio viso. Mi dava la zampa, mi guardava negli occhi ed era come se mi dicesse ‘’come potevi aver paura di noi…di me…io di te mi fido, vedi’’.

Io…con un cane… Ancora ci vorrà per avere più sicurezza in me stessa e negli altri cani, ma intanto Bombolino mi ha teso la zampa in tutti i sensi.

Oggi l’ho condotto per qualche minuto a corda, ma chi guidava chi, e in che modo, per me non era così scontato. Camminava al mio fianco e seguiva i miei movimenti, ma la sensazione che ho avuto era che lui guidasse me emotivamente tanto quanto io guidavo lui sul prato del cinodromo.

L’adozione a distanza nel mio caso era il passo che ci voleva per iniziare, e la fortuna è stata quella di trovare delle persone non solo perspicaci e competenti, ma persone che mi hanno sorpresa per la loro gentilezza e disponibilità. E’ bastato tanto poco per cominciare a rimuovere un blocco che ho avuto per tutta la vita finora.

Racconto questo per ringraziare tutti i volontari e Sabrina in modo particolare, ma anche nella speranza di incoraggiare chi, come me, non aveva mai messo piede in un canile e pensava fosse l’ultimo posto adatto a loro. In realtà ci sono molti modi per aiutare un cane, e farsi aiutare da lui. L’adozione a distanza è per me quel ponte che mi sta portando dall’aver paura di questi animali allo stringerne uno a me…e si che lo credevo impossibile. Grazie per aver iniziato a compiere un piccolo miracolo.