Palla di Neve matr 1130/2014 era un mix di pittbull e di boxer, razze che ti fanno pensare a forza, energia, vigore. Eppure anche Palla di Neve non è sopravvissuto all’incuria dell’uomo. Una delle tante storie di un cane di canile di 13 anni per cui a nulla sono valse le segnalazioni da parte dei volontari.
Palla di Neve entrò a Muratella nel 2014, otto anni di canile e tanta sofferenza. Le prime segnalazioni risalgono al 2020 per la presenza di masse ed escrescenze su tutto il corpo ed in particolare sul glande: dopo le numerose insistenze dei volontari viene operato. Il quadro clinico era definito come grave. Fu ipotizzata una forma tumorale sconosciuta. Fu operato e la sua ripresa non fu facile perché la sutura sul glande si infiammò, fu quindi necessario un’altro rientro in clinica. E siamo nell’estate del 2021.
Passa del tempo in cui la situazione sembra normale ma in realtà non è così.
A marzo 2022 Palla di Neve viene trovato in gabbia con crisi convulsive e viene ricoverato il 24 marzo dai veterinari della ABIVET, la società di servizi veterinari con cui il Comune di Roma aveva un contratto fino al 31 marzo 2022. Palla di Neve viene dimesso il 26 marzo anche se continua ad essere apatico e letargico. La mattina del 29 marzo viene trovato nel suo box, alle 7 della mattina dagli operatori, in crisi convulsiva, viene portato al sanitario del canile dove viene messo in terapia farmacologica e lasciato in flebo. All’arrivo dei veterinari della ABIVET il cane viene ricoverato nella Clinica San Francesco dove resterà fino al 31 marzo, giorno che coincide con la fine del mandato di ABIVET. Dal 1° aprile visto, che non c’è nessun veterinario incaricato dal Comune di Roma che possa prendersi cura dei cani del rifugio, è la ASL a compensare l’inaccettabile mancanza di assistenza veterinaria. La ASL deve vigilare non solo sui cani di propria competenza ed ospitati nel settore sanitario ma anche su quelli del rifugio. Palla di Neve passa sotto la tutela della ASL
Dal giorno del suo rientro in canile Palla di Neve barcolla, tiene il muso contro il muro, gira su sè stesso, non si regge in piedi, rimane accasciato in un angolo in mezzo ai suoi escrementi e quando si alza rimane incastrato negli angoli e sbatte contro gli ostacoli. Vengono fatte diverse ipotesi sul suo stato di salute: una ischemia cerebrale, una infezione o ancora un danno neurologico centrale. Prima ancora ABIVET aveva provato a curarlo per epilessia. Secondo la ASL la sindrome epilettica non era certa e in ogni caso anche sul dosaggio del farmaco c’era poca condivisione, viene cambiato il dosaggio e somministrato un antibiotico. Si è parlato di una misteriosa TAC fatta dalla ABIVET da cui non sarebbero emerse alterazioni significative…ma la TAC non si è trovata: secondo ABIVET dovrebbe essere nel gestionale del canile, ma non c’è……
I volontari si offrono per un consulto neurologico, un eventuale ricovero e cercano uno stallo. Ma viene loro detto che non serve, che la terapia è quella giusta e che Palla di Neve sta bene cosi, forse sta pure migliorando….il ricovero sarebbe per lui un inutile stress…
I volontari vogliono andare fino in fondo e capire.
Palla di Neve continua a peggiorare: ora c’è anche sangue nelle urine.
Domenica 10 aprile i volontari sono in canile per le pratiche di affido temporaneo, lo vogliono portare fuori. E ci riescono, non viene seguita la consueta procedura della compilazione dei moduli di affido temporaneo perché Palla di Neve viene dato direttamente in adozione. Non è la prima volta che un cane con problemi di salute viene dato subito in adozione saltando un passaggio, quello che prevede l’uscita del cane in preaffido. La stessa cosa accadde tempo addietro con il cane Heinze che i volontari volevano portare fuori dal canile per farlo curare. Un caso? Anche Heinze era malato…..
Domenica pomeriggio Palla di Neve è a casa di una volontaria e nella notte tra domenica e lunedì peggiora: non si muove più e respira male. Si corre in clinica, alla Gregorio VII dove Palla di Neve viene ricoverato, per trasportarlo dalla macchina al pronto soccorso della clinica è stato necessario usare una barella.
Palla di Neve è’ immobile.
Dalla visita neurologica risulta essere in uno stato pre comatoso ed in iperventilazione. La diagnosi è da subito grave: una patologia intracranica. Le ipotesi più probabili formulate dai veterinari – che trovano il cane in pessime condizioni – sono diverse: vanno da una patologia tumorale a patologie infiammatorie/infettive o vascolari. Quella tumorale vista la progressione del quadro clinico è quella che di lì a poco pare essere la più certa. Vengono ripetute le analisi del sangue che evidenziano un aggravamento. I volontari, in accordo con i medici della struttura, non intendono far fare a Palla di Neve nulla di più di quello strettamente necessario per evitargli altre sofferenze.
Palla di Neve, che fino a poche ore prima a dire dei medici del canile stava bene e non necessitava di un ricovero, lunedì 11 aprile 2022 è stato sottoposto ed eutanasia compassionevole.
Scrivi un commento