AGGIORNAMENTO al 15 maggio 2015 – SUCCEDE AL CINODROMO. Ecco Pallino. Oggi. Dopo un anno di INUTILE sofferenza, un anno di INUTILE collare elisabettiano.
L’odissea di Pallino, purtroppo per lui, inizia il 28 maggio 2014.
Appena un mese prima, il 14 aprile 2014, AVCPP viene diffidata dal Comune di Roma di continuare a curare i cani del Cinodromo a sue spese (AVCPP lo ha fatto per anni, in silenzio).
Il 5 maggio 2014 AVCPP viene obbligata dal Comune di Roma a consegnare tutti i materiali sanitari in suo possesso (e a sue spese garantiti ai cani presenti in canile): ben 965 materiali sanitari.
La malattia di Pallino si manifesta il 28 maggio 2014. Si fosse manifestata prima del 14 aprile, non staremmo qui a raccontarla: sarebbe stato operato da AVCPP in silenzio, come centinaia di cani prima di lui.
Il 28 maggio 2014 viene segnalato per iscritto per un fistola all’ano al Direttore Sanitario del Comune di Roma da 80.000 euro l’anno.
Il 24 giugno 2014 viene inviata una seconda nota.
L’11 agosto, con un blitz, viene portato da AVCPP a sue spese in clinica e viene impostata una terapia.
Il 17 agosto viene prelevato dal Comune di Roma e portato in una clinica (nonostante AVCPP avesse relazionato su quanto stava facendo per curare il cane).
Il 23 agosto 2014 Pallino torna in canile. Presenta la stessa lesione, solo pulita. Le medicine gli vengono somministrate nella pappa (il DS da 80.000 euro non riconosce la terapista presente in canile e le vieta di svolgere il suo lavoro). Pallino non le assume e le lascia nella ciotola.
La lesione di Pallino peggiora: eccola il 1 settembre, sporca di feci
Il 3 ottobre AVCPP si offre nuovamente di curarlo, a sue spese, fuori dal canile.
Il 7 ottobre il Comune di Roma DIFFIDA AVCPP dal portare in clinica Pallino a sue spese e “conferma piena fiducia” al suo Direttore Sanitario.
Il 9-13-14-21 ottobre 2014 AVCPP continua a segnalare per iscritto al Comune le condizioni di Pallino.
Il cane continua a peggiorare: sono già 6 mesi che vive con il collare elisabetta fisso al collo, per evitare che possa leccarsi l’ano e lesionarsi ancora di più.
Finalmente – nel vuoto pneumatico che lo circonda – il 12 marzo 2015 Pallino VIENE ADOTTATO da due persone NON A CASO, 2 di quelle persone che hanno ancora la giustizia nel cuore: ecco in che condizioni esce dal canile comunale di Roma Ponte Marconi ex Cinodromo
Viene operato in una clinica privata veterinaria romana.
In una foto dell’8 aprile 2015 ecco il suo post-operatorio: la massa tumorale è stata asportata e la lesione chiusa.
Il 15 maggio 2015 ecco Pallino felice, l’ano intatto e rimarginato. Vive sereno. Dopo un anno di inutile sofferenza.
SUCCEDE NEI CANILI COMUNALI DI ROMA. E proprio in questi giorni “si dice” che il rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo sta per riaprire agli ingressi di nuovi cani, dopo essere stato chiuso a novembre 2013.
Se dovesse riaprire oggi, riaprirebbe senza degenza per i cani, senza una medicheria o un ambulatorio, senza una terapista, senza quelle condizioni minime che per legge definiscono una struttura un “rifugio comunale”.
Noi non molliamo: la voce degli animali siamo noi. Nessuno ci farà stare in silenzio.
AGGIORNAMENTO al 12 marzo 2015 – Ecco in che condizioni Pallino è stato adottato
Non solo la fistola all’ano, segnalata da AVCPP al Comune di Roma quasi un anno fa, il 28 maggio 2014, è diventata enorme ma è anche uscita una massa sempre nella zona perianale. Pallino è stato adottato da Simona e Filippo ed è uscito dal canile Ponte Marconi ex Cinodromo senza la visita veterinaria e senza la consegna della cartella clinica. E’ stato portato subito in una clinica privata veterinaria dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti. Speriamo ora di poterlo curare. Ora che è fuori dal canile comunale Ponte Marconi ex Cinodromo.
AGGIORNAMENTO al 4 settembre 2014 – Oggi parla Pallino: “Ciao, sono Pallino del rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo! con i miei amici (e momentaneamente senza collare elisabetta) sono felice ED ORA PARLO IO! Dal 28 maggio sto aspettando di essere curato. Nel momento in cui, con coraggio ed informando il Comune di Roma mio proprietario, i miei volontari hanno iniziato a farlo, dopo pochi giorni è piombato su di me un DS lautamente retribuito. Mi ha portato in una clinica da cui ne sono uscito con una terapia che avrei dovuto fare due volte al giorno e che non ho fatto (mica sono stupido: quelle pasticche puzzolenti lasciate nella pappa mangiatevele voi!). Ora, secondo il DS ho terminato la terapia quindi sarei guarito. Giudicate voi: io so solo che sono piu’ magro e sto peggio di prima. Voglio che tutti sappiano che se sta’ benedetta fistola mi fosse venuta prima del 14 aprile, ora non starei qui a raccontarvelo e me ne starei guarito e beato da tempo! Lottate per me, io ho solo voi! “
AGGIORNAMENTO al 1 settembre 2014 – La follia si è abbattuta su Pallino. Ecco come si presenta la sua fistola perianale, segnalata dal 28 maggio 2014 al Direttore Sanitario del canile (consulente di Roma Capitale a 88.000 euro l’anno). Il cane è in diarrea, la fistola è sporca di feci. L’11 agosto, AVCPP è riuscita (aggirando la diffida ricevuta dalla titolare dell’Ufficio “Benessere” degli Animali di continuare a curare i cani del rifugio a sue spese come fatto per anni) a garantire a Pallino un day hospital presso una clinica privata veterinaria grazie ai suoi adottanti a distanza. Abbiamo comunicato al Comune di Roma la diagnosi e la terapia che abbiamo somministrato fino a domenica 17 agosto quando, inspiegabilmente, è stato fatto prelevare dal Direttore Sanitario e condotto, con trasporto pagato da Roma Capitale, a ricovero in una clinica privata veterinaria sempre pagata da Roma Capitale (ma improvvisamente da dove escono tutti questi soldi? come mai fino al 14 aprile, e per anni, il Comune si è invece totalmente deresponsabilizzato e ha dormito tranquillo sapendo che AVCPP curava a sue spese?). Il 22 agosto, Pallino è tornato al rifugio. Fino al 26 agosto non ha fatto terapie. Dal 26 agosto gli viene somministrato un farmaco nella pappa, farmaco che non mangia come da foto. Oggi 1 settembre ecco le sue condizioni. Non solo non gli vengono somministrate correttamente le terapie bid, quelle che dovrebbe ricevere due volte al giorno a distanza di 8 ore l’una dall’altra, ma non viene effettuata alcuna terapia locale, cosa che invece AVCPP ha garantito al cane quotidianamente fino al 17 agosto.
ECCO LA STORIA DI PALLINO – Pallino è un cane esuberante, sempre pronto al gioco, energico e vitale. Interagisce con curiosità e manifesta tutta la sua inesauribile vitalità ogni volta che viene portato in passeggiata.
L’ideale per lui sarebbe un padrone in grado di gestire la sua instancabile voglia di vivere offrendogli anche spazi adeguati.
Associazione Volontari Canile di Porta Portese
PALLINO, matricola 1093/08 vi aspetta al:
CANILE COMUNALE PONTE MARCONI (Ex Cinodromo)
Lungotevere Dante, 500, Roma
Dal lun al ven dalle h. 10 alle h. 16
Il sabato dalle h. 10 alle h. 13
Cell. Adozioni 349 3686973
centralino del canile Ponte Marconi ex Cinodromo 06 5570199
felicissima di saperlo al sicuro e con chi. Questo è il rifugio ponte marconi, oramai un posto dove io speriamo che me la cavo, a Roma.