AGGIORNAMENTO al 14 agosto 2014 – Sul sito di informazione www.senzabarcode.it tutta la storia ed una intervista con il racconto di quello che è accaduto: grazie!
Simpa Onlus, rifugio dei cani abbandonati a Bassano Romano (Viterbo). Sotto “ricatto” si intestano 8 cani del Comune ma ora rischiano tutti.
Ci sono motivi e modi, ma prima di tutto c’è la logica e le spiegazioni. Non dovute a quanto pare ai volontari del rifugio Luna, gestito dai volontari dell’associazione Simpa Onlus di Bassano Romano.
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AGGIORNAMENTO al 13 agosto 2014 – Di seguito il comunicato stampa dell’Associazione SIMPA
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE SIMPA ONLUS di BASSANO ROMANO (VT)
“O VI INTESTATE I CANI O CE LI RIPRENDIAMO”
ECCO COME ROMA CAPITALE, DOPO 11 ANNI, TRATTA I VOLONTARI
ROMA, 13 agosto 2014 – “Martedì 12 agosto, alle ore 10, con un fax di preavviso inviatoci il giorno prima, si sono materializzati dinanzi all’ingresso del nostro rifugio a Bassano Romano due responsabili dell’Ufficio Benessere Animali, accompagnati da pubblici ufficiali, con tre furgoni per il prelevamento e il trasporto dei cani. Solo dopo un acceso confronto e sotto l’improbabile destino che gli animali avrebbero avuto ci siamo trovati costretti ad intestarci gli animali per non farceli portare via. Questo è il modo con cui Roma Capitale, dopo 11 anni di convenzione e senza alcuna negligenza da parte nostra, tratta noi volontari: trattati come delinquenti. Ed i cani trattati come pacchi postali”.
Così i volontari del Rifugio Luna dell’associazione SIMPA onlus, un rifugio di Bassano Romano (Viterbo) convenzionato con Roma Capitale dal 2003.
L’associazione “SIMPA Onlus” nasce come rifugio dei cani abbandonati a Bassano Romano (Viterbo) e si occupa della gestione degli animali presenti nella struttura, circa 40, con l’ausilio dei volontari che vi prestano manodopera e grazie agli aiuti economici per donazione. Nel 2003, il Comune di Roma affida 20 cani con una convenzione da 3.8 euro al giorno per il mantenimento, convenzione che è stata periodicamente rinnovata. Nel corso degli anni, una parte dei cani sono deceduti naturalmente ed una buona parte sono stati dati in adozione. A tutt’oggi dei venti cani iniziali ne sono rimasti otto, i quali, oltre al mantenimento nutrizionale, richiedono anche cure specifiche dovute all’età avanzata, tutte garantite a spese dei volontari.
“Ogni anno, i funzionari dell’ufficio preposto del Comune di Roma – racconta Margherita Mariani dell’Associazione – hanno effettuato sopralluoghi al fine di verificare il benessere degli animali e la salubrità della struttura dando sempre parere positivo. Un funzionario ha recentemente commentato: “Se fossi un cane randagio mi piacerebbe essere ospitato qui.”
“A giugno u.s. – continua Margherita Mariani –riceviamo un fax da Roma Capitale con il testo di una gara dove ci viene chiesto di accogliere ULTERIORI animali. Decidiamo di non partecipare poiché con le nostre sole forze riusciamo a sostenere al meglio, con le donazioni e anche autotassandoci, quelli già presenti. Abbiamo rifiutato anche la proposta pervenuta con un secondo fax alla richiesta di disponibilità per accogliere altri cani. Ora questa nostra non partecipazione alla gara viene usata contro di noi quando noi sappiamo benissimo che altre associazioni non hanno partecipato alla stessa gara ma non per questo hanno ricevuto il diktat che abbiamo ricevuto noi. I primi di luglio, infatti, l’Ufficio Benessere degli Animali contatta telefonicamente la nostra presidente e, come un fulmine a ciel sereno, i funzionari comunicano: “O si intesta i cani oppure noi li spostiamo in altra struttura” Il 21 luglio, io personalmente mi sono recata presso gli uffici del Dipartimento Ambiente: volevo chiarimenti in merito alla telefonata, disposta ad una trattativa per un benevolo accordo per il bene dei cani anche a fronte di una somma minore all’accordo di € 3.80. Mi e’ stato risposto che al momento non lo sapevano e che a me non doveva riguardare: peccato che la circolare n. 5 del 14 maggio 2001 del Ministero della Salute di attuazione della Legge Nazionale 281 del 1991 contro il randagismo parla chiaro: “in via prioritaria” gli enti locali devono affidare i loro animali a strutture gestite da associazioni di volontariato animalista iscritte all’albo regionale del volontariato. E noi, tra tutti i soggetti convenzionati con il Comune di Roma, non solo siamo una associazione ma siamo sempre stati quelli che sono costati di meno!”
“Ora la situazione è questa: Roma Capitale, che era pronta a spendere 1032 euro al mese per spostare i nostri 8 cani in un’altra struttura convenzionata (quindi l’operazione non nasce certo per ragioni di spending review) risparmia invece i 912 euro al mese che dava a noi. E noi ci ritroviamo con questi cani da mantenere interamente. Visto il disinteresse di chi dovrebbe tutelare gli animali, e rispettare le persone che se ne occupano, ci troviamo costretti a chiedere aiuto a tutti i cittadini perchè da oggi gli animali rischiano di non avere cibo. Aiutateci anche e soprattutto con adozioni del cuore: www-simpa-onlus.it ”
Per info, Associazione SIMPA onlus, 339 2345774
AGGIORNAMENTO al 13 agosto 2014 – Di seguito l’articolo di Margherita D’Amico su La Repubblica, sia cartaceo che on line
GLI OTTO CANI DA SALVARE PER QUEGLI AIUTI REVOCATI
ECCO LA STORIA – Sono 8 cani. Di proprietà di Roma Capitale. O, meglio, rottamati da Roma Capitale.
Dal 2003 sono ospitati nel rifugio Luna di Bassano Romano, di proprietà dell’associazione SIMPA onlus.
SIMPA sta per “Soccorrere Instancabilmente Molti Poveri Animali“. Gia’ il nome dell’associazione lascia capire di cosa stiamo parlando. Di chi stiamo parlando.
Gli 8 cani rottamati da Roma Capitale hanno tutti almeno 12 anni.
Nel 2003 in convenzione erano 20. Nel corso degli anni alcuni sono stati adottati, altri sono morti naturalmente. Per loro, Roma Capitale – che effettuava controlli periodici – pagava una diaria giornaliera di 3.8 euro al giorno a cane (la diaria più bassa tra tutte le strutture convenzionate). 912 euro al mese. Che Gianna, la presidente, utilizzava – insieme alla sua pensione – per mantenere tutti e 40 i cani del suo rifugio.
A giugno 2014, gli uffici preposti di Roma Capitale chiedono a Gianna di partecipare ad una gara pubblica per accogliere altri cani. L’associazione SIMPA risponde di no: non abbiamo posti per accogliere ulteriori cani.
Come l’associazione SIMPA, altre associazioni romane fanno la stessa scelta. Non hanno pero’ subito il medesimo trattamento.
Da quel momento, la reazione del Comune di Roma accelera: avete rifiutato, quindi vi togliamo la convenzione. Decidete: o ci restituite i cani, che trasferiamo in altra struttura. O vi intestate gli 8 cani, che diventano così interamente vostri.
Gianna ed i volontari sono nel pallone. Gli incontri faccia a faccia con il Comune di Roma non riscaldano il cuore. Tutt’altro. I volontari escono annientati dalle visite agli uffici romani.
Martedì 12 agosto 2014, alle 10 del mattino, consulenti e dipendenti di quel che resta dell’Ufficio Benessere degli Animali si presentano alle porte del rifugio con 3 furgoni: “portiamo via i cani” annunciano.
Se i volontari avessero acconsentito, i cani sarebbero stati trasferiti in un canile privato convenzionato, a 4.3 euro al giorno: Roma Capitale avrebbe speso 1032 euro al mese per il loro mantenimento. 100 euro in più al mese di quanto ha versato per 11 anni ha chi li ha accuditi fino ad ora.
Per paura di perderli per sempre, 8 cani anziani che hanno vissuto l’intera loro esistenza nel rifugio Luna, i volontari cedono al ricatto e si intestano i cani.
Il Comune di Roma se ne va, con i furgoni vuoti. E con le casse del Comune più ricche. Di 912 euro al mese. 10.944 euro l’anno. Missione compiuta.
912 euro al mese per mantenere 8 cani randagi di proprietà del Sindaco di Roma.
Soldi benedetti, che servivano – insieme alla pensione di Gianna, insieme alle donazioni dei volontari che si sono sempre occupati delle spese sanitarie – per comprare il cibo, per mantenere decoro e benessere in un rifugio povero ma nato per amore.
Poi non stupiamoci se, tra qualche mese, la Polizia andrà a far visita a questo rifugio. E magari leggeremo sui giornali che lo ha sequestrato per maltrattamento, per detenzione di animali non compatibile con la loro natura. Non stupiamoci se le istituzioni sanzionano cio’ che le istituzioni massacrano.
Ora ancora di più gli 8 cani rottamati dal Comune di Roma cercano urgentemente una adozione del cuore.
Tutti e 40 i cani di Gianna cercano urgentemente adozione.
Aiutiamo questi volontari coraggiosi e generosi: con le nostre donazioni e con la nostra forza.
Che la poesia di Martin Niemoller, rivisitata da Bertolt Brecht, non passi invano
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
LUI E’ ACHILLE, è un segugio, è sterilizzato, il suo chip è 982009106784052. Qualche mese fa ha avuto un lipoma sulla schiena, che per alcuni veterinari era un tumore maligno: è stato operato dai volontari. Si è rivelata essere solo una ciste. Ora sta benissimo. Lui è arrivato a SIMPA l’8 dicembre del 2003: a dicembre 2014 avrà 14 anni
LEI E’ KIRA, è una meticcia di grifone/spinone, è sterilizzata ed il suo chip è 982009106754690. Lei è arrivata a SIMPA il 20 giugno del 2003. A dicembre 2013 avrà circa 11 anni.
LEI E’ NICOLINA, una meticcia di labrador, è sterilizzata, il suo chip è 982009106783142: lei è arrivata il primo marzo del 2003. A dicembre 2014 avrà 12 anni.
LUI E’ PRINCIPE, un segugio, sterilizzato, il suo chip è 982009106773817: è arrivato al rifugio l’8 dicembre 2003, a dicembre 2014 avrà 12 anni
LEI E’ CHAMPAGNE, sterilizzata, il suo chip è 982009106776090: è stata accolta dal rifugio il 13 dicembre del 2003. A dicembre 2014 avrà 14 anni
ECCO SPEEDO, un meticcio di cane da caccia, sterilizzato anche lui, il chip è 982009106782290. Lui è al rifugio dal 20 giugno 2003, a dicembre 2014 avrà 12 anni
LEI E’ SIRIA, una meticcia di segugio, sterilizzata, il chip è 982009106756102: è arrivata il 13 luglio 2003. A dicembre 2014 avrà 12 anni
ED INFINE, la meticcia ZETA, sterilizzata, il suo chip è 982009106754938. Le porte del rifugio SIMPA si sono aperte per lei il 31 marzo 2002. A dicembre 2014 avrà 12 anni
Per info adozioni, Margherita Mariani 3392345774 fana.margherita@tin.it
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[…] potete aiutare con donazioni e non sopratutto con le adozioni! Visitate il sito di Simpa Onlus e Io libero – AVCPP oppure ancora chiamate L’associazione Simpa Onlus, 339 […]