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AGGIORNAMENTO al 21 agosto 2013 – Oggi funzionari di Polizia Urbana dell’XI Gruppo, dirigenti veterinari della ASL RMC, rappresentanti dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese e rappresentanti dei volontari che da anni si occupano delle colonie feline di Lungotevere Dante, vicolo Salvini, via della Vasca Navale, hanno effettuato un sopralluogo nelle 7 postazioni accudite dall’arch. Sanzi e dalla signora Iole.

Una gattina di proprietà (ha un collarino rosa con campanellino), che alla fine di luglio 2013 è comparsa malata in una delle postazioni di maggiore degrado, è stata prelevata dagli ufficiali di polizia giudiziaria e condotta nel Punto di Primo Soccorso Gatti del Canile della Muratella, dove sarà curata e poi ricongiunta alla famiglia che l’ha smarrita (si spera…) o affidata. Ecco le sue prime foto

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Per due colonie feline, quelle in condizioni di peggior pericolo, è stato ipotizzato il trasferimento in un’area che sarà appositamente attrezzata a poche decine di metri da dove attualmente vivono nel degrado più assoluto: si tratta di gatti molto anziani, costretti a mangiare tra escrementi umani e rifiuti. Per questo progetto verrà interessato l’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale.

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Per altre 4 postazioni, nel complesso fattibili perchè gli animali sono lontani dai pericoli della strada e non vivono nella sporcizia, verranno attivate le pratiche per il riconoscimento di colonia felina e verranno concluse le operazioni di cattura e sterilizzazione (tutte le gatte sono già sterilizzate grazie al lavoro di Dolly e di Elena ed anche quasi tutti i gatti maschi).

Per la settima postazione, in assoluto la più degradata, è stato immediatamente risolto il problema: da oggi i gatti verranno alimentati alle spalle della postazione,  all’interno del Circolo Ricreativo Aziendale dell’ACEA il cui Presidente, Emilio Pecetta che ringraziamo, si è gentilmente messo a disposizione ed attivato. E contemporaneamente sarà richiesta la bonifica del luogo all’AMA .

Grazie a questo intervento, la situazione di questi gatti, già da oggi, si è  trasformata da così

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Da parte di AVCPP un grande grazie alle istituzioni (Polizia Urbana dell’XI Gruppo e ASL RMC) per un intervento risolutivo e concreto. Una dimostrazione di come lavorare in sinergia e nel rispetto delle sensibilità e dei ruoli reciproci puo’ cambiare il corso della storia.

Ora chiederemo all’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale collaborazione per la realizzazione dell’ultimo anello del progetto (progetto al quale tutti i soggetti coinvolti daranno un contributo operativo e fattivo) ed una situazione difficile per gli animali – e per gli umani che da anni se ne occupano – sarà finalmente risolta.

AGGIORNAMENTO al 13 agosto 2013 – Anche il TG3 Lazio parla dell’arch. Rita Sanzi e dell’aiuto ricevuto dall’XI Municipio:

Ed anche GeaPress, la nota agenzia di stampa quotidiana dedicata agli animali e all’ambiente aggiorna la storia di Rita sul suo sito:

http://www.geapress.org/m/roma-i-cani-uccisi-nel-rogo-di-ponte-marconi-rita-larchitetto-rimasta-ferita-si-e-ricongiunta-ai-suoi-animali/46851

AGGIORNAMENTO al 13 agosto 2013 – Avcpp: “Grazie al presidente Veloccia Rita Sanzi ha finalmente una casa”
“Siamo felici di aver potuto aiutare l’arch. Rita Sanzi in questi giorni nei quali è stata ricoverata per le gravi ustioni riportate durante l’incendio che ha ucciso i suoi 9 cani – dichiara Simona Novi, Presidente dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese, la onlus che gestisce dal 1997 i canili di Roma Capitale – Ma il nostro aiuto non sarebbe stato nulla se il Presidente Maurizio Veloccia dell’XI Municipio (ex XV) e l’assessore Miani non avessero risolto il problema più grande: una casa per Rita!”

Questa la dichiarazione di AVCPP alla notizia delle dimissioni dell’arch. Rita Sanzi dall’Ospedale Sant’Eugenio e soprattutto alla notizia che una roulotte è stata messa a disposizione dell’architetto nel luogo dove lei desiderava stare e che potrà così riprendere una vita normale.

“Il Presidente Veloccia si è subito interessato dell’arch. Sanzi. Ha promesso un aiuto e così è stato. Da parte nostra – che conosciamo Rita da 15 anni e l’abbiamo sempre seguita, sostenuta e stimata – è stato un dovere seguire le 10 colonie di gatti che lei ha sempre accudito – insieme alla signora Iole aiutata dalla volontaria Dolly – e che sono dislocate in dieci diversi punti del quartiere San Paolo – Marconi. Abbiamo anche ospitato la maremmana Emma all’interno dei canili comunali ed ora che Rita è uscita dall’ospedale, Emma si ricongiungerà alla sua amata mamma”.

Ora bisogna continuare ad aiutare l’arch. Rita Sanzi nell’accudimento degli animali: alcuni gatti vivono in condizioni di estremo disagio, in ambienti molto degradati a causa di un impatto dell’essere umano devastante ed inquinante. “Sarà necessario spostare alcuni gatti – conclude Simona Novi – nel loro interesse e nell’interesse della stessa Rita Sanzi. Sarebbe meraviglioso se potessero essere adottati”. Eccone alcuni:

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AGGIORNAMENTO al 5 agosto 2013 – Ecco un messaggio per tutte le persone che – non potendo aiutare fisicamente per la gestione dei gatti, conigli etc in assenza di Rita – vogliono comunque essere utili: donazioni in denaro sono ben accette ma presso l’Agricola Marconi sita in piazza Righi 23 dove Rita compra abitualmente il cibo per i gatti, i conigli, i piccini di cui si occupa. Si possono lasciare donazioni in suo nome (arch. Rita Sanzi) al signor Riccardo. Il telefono dell’Agricola Marconi è 065562700 . Le donazioni permetteranno a Rita di continuare ad occuparsi dei suoi animali quando uscirà dall’ospedale. Grazie a tutti.

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AGGIORNAMENTO al 2 agosto 2013 – Oggi primo giorno di presidio dei gattini che Rita ci ha affidato: grazie Raffaella (amica di Rita e dei gatti di Rita) per l’aiuto e per averci accompagnati lungo tutto il percorso!

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AGGIORNAMENTO al 1 agosto 2013 – Domani l’arch. Rita Sanzi verrà ricoverata per essere sottoposta ad un delicato intervento di plastica per aiutare i suoi tessuti – feriti dalle ustioni – a rigenerarsi. I suoi due canetti superstiti sono stati messi in protezione (la cagnolina nera un po’ timida è ospite a casa della sorella di Rita mentre la maremmana Emma è entrata oggi nel canile comunale Muratella dove sarà ricoverata – è stata inserita in un box doppio ed è in compagnia di un maremmano maschio –  fino a che le condizioni di Rita non le permetteranno di ricongiungersi ai suoi animali). Volontari AVCPP si sono impegnati a garantire le cure dei gatti accuditi da Rita su Lungotevere Dante (a questo proposito chiediamo alle persone che vogliono rendersi utili di scrivere una mail a info@iolibero.org per aiutarci nei turni di accudimento dei gattini) mentre altri volontari si sono impegnati a seguire la colonia felina di Poggio Ameno che era gestita da Rita. Rita si occupava anche della colonia di conigli presente nella collina di via Giustino Imperatore alla Garbatella che è pero’ costantemente alimentata da numerosi cittadini quindi verrà effettuato un controllo periodico. Continua il dialogo con le istituzioni locali al fine di trovare per Rita una condizione alloggiativa compatibile con la sua situazione e si ringrazia il Circolo Ippico Roma River Ranch per l’ospitalità che ha garantito e sta garantendo all’arch. Rita Sanzi dal giorno della tragedia.

AGGIORNAMENTO al 26 luglio 2013 – Oggi il Presidente dell’XI Municipio (ex 15 Municipio) si è recato in visita da Rita Sanzi ed ha voluto rilasciare questa dichiarazione: ” Presidente Veloccia: una casa per la Sig.ra Rita “Nell’esprimere la mia solidarietà nei confronti  della signora Rita che lo scorso 19 luglio è rimasta parzialmente ustionata nel tentativo di salvare i suoi undici cani randagi, nove dei quali sono rimasti uccisi nell’incendio divampato sotto ponte Marconi, luogo dove la donna viveva, desidero comunicare che questo Municipio si sta adoperando per trovare, nell’immediato, una soluzione alloggiativa idonea alle sue esigenze. Il Municipio XI (ex XV) ha immediatamente attivato tutte le strutture del territorio, per avere notizie e rintracciare la Signora Rita Sanzi che, dalle informazioni acquisite, risulta essere dipendente di Roma Capitale nel Municipio VIII (ex XI). Oggi ho incontrato personalmente la Signora Rita per informarmi sul suo stato di salute, avere maggiori chiarimenti sui fatti accaduti e le informazioni necessarie per velocizzare gli interventi di aiuto”. Lo afferma in una nota il presidente del Municipio XI (ex XV) Maurizio Veloccia. Forza Rita, siamo tutti con te! Grazie a Marconivideodem ( http://marconivideodem.it/?p=3618 ) e a Enrico Pasini per il suo articolo e per quello che ha fatto per dare il giusto risalto alla storia di Rita

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ECCO LA STORIA DELL’ARCHITETTO RITA SANZI – Rita Sanzi. 62 anni. Architetto del Comune di Roma. XI Municipio, per la precisione.

Da oltre 20 anni mamma di decine di cani. Da lei salvati da cassonetti, salvati da abbandoni, da randagismo. Da lei curati e sterilizzati.

Per casa, baracche varie, preferibilmente intorno a Ponte Marconi.

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Perchè era questa la zona di Rita, il quartiere dove conosceva tutti. E dove tutti la conoscevano.

E quando hanno provato ad allontanarla da qui, nel 1999, da quei rovi dove si era fatta il suo rifugio, lì è voluta tornare perchè in quel quartiere conosceva tutti. Ed in molti le volevano bene. E poi, come diceva sempre lei, “qui io do da mangiare anche ai topi”.

Il rifugio piu’ sicuro e’ stato proprio sotto al ponte. La sera, quando si passava da lì, si sentiva l’odore della carne scottata. Il cibo per i suoi cani che lei rimediava facendo il giro delle macellerie della zona. Macellerie che ne ricavavano la loro convenienza visto che senza di Rita avrebbero dovuto pagare lo smaltimento di teste di pollo, zampe etc che invece ogni giorno raccoglieva lei.

Costretta a raccoglierle sempre, anche quando non aveva bisogno di tutta quella quantità di cibo. Perchè se non rispettava il suo impegno, il macellaio si sarebbe rivolto alla ditta specializzata ed allora addio al cibo per i suoi amati cani.

I cani erano la sua vita. I suoi amici. Dormiva con loro. Erano la sua coperta. E poi la mattina, nei bagni del Municipio, Rita si lavava. E molti colleghi tolleravano. Altri no, e si schifavano quando lei sedeva su qualche sedia non sua.

Ma Rita era così. Anche quando la sera, presa dalla solitudine, dalla tristezza, dai brutti ricordi, si attaccava ad una bottiglia di birra in più.

Ma chi non si sarebbe attaccato ad una bottiglia di birra per aiutarsi a dimenticare un padre che gettava i cuccioli dalla finestra quando lei – giovane – osava portarli in casa. O dimenticare quel furgone dove aveva sistemato se stessa e tutti i suoi cani, prima che qualcuno le facesse la guerra perchè non era quello il modo di stare. O dimenticare quella notte in cui accadde quello che le accadde. O dimenticare quando venne accusata di maltrattamento degli animali ed allontanata dal suo rifugio sicuro, il migliore che aveva mai avuto. Sempre sotto Ponte Marconi ma in un punto dove davvero non dava fastidio a nessuno. Salvo a chi, genio, aveva ideato di farci una polisportiva, in piena area golenale. Ed allora via Rita. E via i cani di Rita.

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La polisportiva, come ovvio, non venne mai fatta. Ma intanto Rita subi’ un affronto feroce: maltrattamento di animali. E sequestro di tutti quelli che non era riuscita a nascondere in macchina e portare via.

Da quel momento, è stato tutto un cercare un nuovo rifugio. Sempre intorno ai quattro lati di Ponte Marconi. Ed ogni rifugio è stato più precario di quello immediatamente precedente. Piu’ insicuro. Piu’ instabile. Meno tollerato.

Fino all’ultimo. Quello che oggi, 19 luglio 2013, le è stato distrutto dal fuoco. E da una mano nemica. Che ha aspettato che lei si allontanasse – come tutti i giorni alla stessa ora – per andare a ritirare la carne, per dare fuoco a quei recinti dove lei teneva i suoi 10 cani quando non poteva essere presente.

In un momento, un rogo altissimo ha bruciato 9 cani e tutte le masserizia dell’architetto Rita Sanzi. Le ha bruciato la vita. Le ha bruciato i sogni.

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Perchè anche l’architetto Rita Sanzi aveva i suoi sogni: un terreno in Abruzzo, dove ritirarsi con tutti i suoi cani, appena in pensione.

Ora Rita ha subito ustioni al corpo e all’anima.

Lei, donna mite e gentile. Borderline come ognuno di noi. A cui è stato negato un rifugio sicuro dal lato giusto di Ponte Marconi e poi è stata abbandonata.

Un lato che invece poteva cadere nelle mani degli speculatori e puo’ cadere oggi nelle mani di fasulli mercatini delle comunità rom che il sabato e la domenica prendono in ostaggio un intero quadrante della città. Impedendo a persone normali di arrivare, ad esempio, in un normale canile comunale per fare normalmente volontariato, normalmente adottare un cane, normalmente lavorare.

L’architetto Rita Sanzi ed i suoi cani vennero sgomberati in una mezza mattinata, alcuni anni fa.

Fasulli mercatini delle comunità rom, invece, vengono lasciati prosperare, moltiplicarsi, debordare, schiamazzare, inquinare, sporcare, intimidire senza intervenire, agire, riposizionare i giusti limiti.

Forti con i deboli e deboli con i forti.

No, non è questa la Roma che vogliamo.

Nel 1996 Rita aveva 45 anni. Ecco come il Corriere della Sera l’ha conosciuta.

http://archiviostorico.corriere.it/1996/luglio/18/citta_sotto_ponti_co_10_9607187237.shtml

Nel 1999, Rita aveva 48 anni. Nel 2001, festeggiammo i suoi 50 anni, tutti insieme. Noi, lei, i suoi cani.

Qualche anno dopo, dalla storia di Rita venne ricavato un racconto. Con un finale che mai avremmo voluto diventasse realtà.

Nel 2013, un orco cattivo le ha distrutto la vita. Le ha portato via i suoi amici ed insieme il suo futuro.

Ed i giornali ne parlano come di una clochard, di una canara, di una barbona.

http://www.romatoday.it/cronaca/incendio-ponte-marconi-19-luglio-2013-morti-cani.html

Ma lei è l’architetto Rita Sanzi, del Comune di Roma. Lei è Rita, per un intero quartiere.

Rita, a te che non hai mai chiesto niente chiediamo una cosa noi: parla. Tira fuori i tuoi sospetti. Racconta le minacce che hai ricevuto. Noi ci costituiremo parte civile. E saremo con te.

Perchè non è scritto da nessuna parte che non si puo’ vivere da borderline a testa alta.

Siamo tutti borderline. Con orgoglio. Insieme e come te.

Simona Novi

Presidente AVCPP

 

P.S.: 9 cani sono morti arsi vivi. Due cani sono ora con Rita. Un cane è riuscito a fuggire. Rita ha riportato ustioni ad un braccio. Ricoverata al Sant’Eugenio, è ora a casa di una amica. Sotto choc.