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La Giunta Marino vuole modificare il Regolamento Tutela Animali operativo a Roma dal 2005.

Fai sentire la tua voce, scrivi una mail “ECCO PERCHE’ DICO NO AL NUOVO REGOLAMENTO TUTELA ANIMALI PROMOSSO DELLA GIUNTA MARINO” agli indirizzi di posta elettronica dei membri della Commissione Ambiente:

athos.deluca@comune.roma.it
dario.rossin@comune.roma.it
mariagemma.azuni@comune.roma.it
valeria.baglio@comune.roma.it
sveva.belviso@comune.roma.it
davide.bordoni@comune.roma.it
mirko.coratti@comune.roma.it
alfredo.ferrari@comune.roma.it
rita.paris@comune.roma.it
maurizio.policastro@comune.roma.it
giovanni.quarzo@comune.roma.it
enrico.stefano@comune.roma.it

Egregi consiglieri,

la Giunta Marino vuole modificare il Regolamento Tutela Animali operativo a Roma dal 2005.

Il “nuovo” testo ostacola il lavoro encomiabile dei gattari romani; riduce il riposo estivo dei cavalli delle botticelle; non tutela gli animali selvatici ed elenca specie “problematiche ed invasive” da combattere; vieta il guinzaglio estensibile ai cani; gli animali esotici potranno essere venduti o ceduti; nelle mense scolastiche non ci sarà più la possibilità di optare per menù vegani o vegetariani; le guardie zoofile vengono illegittimamente sottoposte al coordinamento della Polizia Locale; persone con difficoltà di inserimento sociale non potranno più essere assistite – in collaborazione con il Ministero della Giustizia e della Salute – nei canili comunali; privati potranno macellare i propri cavalli sul territorio comunale mentre non si potranno più avere “animali da compagnia” come galline o anatre nella propria residenza.

ECCO PERCHE’ DICO NO AL NUOVO REGOLAMENTO TUTELA ANIMALI PROMOSSO DELLA GIUNTA MARINO e Le chiedo di NON APPROVARE il nuovo testo presentato.

In fede
Nome e Cognome / Città

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AVCPP ha partecipato a tutte le riunioni di analisi e “riscrittura” organizzate dal Comune di Roma ed in ogni riunione ha presentato sia verbalmente che formalmente le proprie osservazioni. Avendo constatato che alla fine del percorso solo una parte delle nostre osservazioni sono state recepite dall’Assessorato all’Ambiente, abbiamo deciso, insieme a LAV-ENPA-OIPA-ANIMALISTI ITALIANI-AVA di non aderire al nuovo testo.

Di seguito pubblichiamo l’ultima lettera inviata all’Assessore Estella Marino con le nostre considerazioni finali:

Alla cortese attenzione dell’
Assessore Estella Marino
Assessore all’Ambiente, Roma Capitale
Prot.
Roma 30 marzo 2015
Gentile Assessora,
abbiamo ricevuto le ultime bozze della nuova proposta di Regolamento Comunale Tutela Animali e della delibera di istituzione del Garante degli Animali.
Queste bozze hanno recepito solo in parte le nostre osservazioni, inoltrate sia per le vie formali che informali.
Il lavoro di riscrittura fu presentato a suo tempo come concertato con i Servizi Veterinari Asl e, per quanto riguarda il Regolamento Animali, per introdurre necessarie modifiche a seguito di cambiamenti di normative nazionali.
La informiamo che nessun cambiamento è intervenuto nelle normative nazionali, dal 2005 ad oggi.
Non solo: il testo da Lei proposto va contro quello diffuso lo scorso anno dall’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Le modifiche da Lei presentate ancora oggi cancellano alcuni significativi divieti vigenti.
Fra i tanti citiamo: l’abolizione del divieto estivo di esercitare l’attività di botticelle nelle ore più calde; si abbassano da 200 a 150 euro le sanzioni minime per chi viola alcuni obblighi di custodia degli animali; il divieto di spettacoli in strada e feste con animali è significativamente “mascherato”; si prevede l’esclusione degli animali selvatici come oggetto di tutela del Regolamento.
Vengono poi istituite una vuota Commissione Consultiva delle associazioni animaliste nonché la figura del “Garante del benessere e della tutela degli animali” scopiazzata – e male – da quelle presenti a Milano e Napoli non avendo alcun potere effettivo d’intervento.
A fronte di questi peggioramenti, non è previsto alcun miglioramento per la tutela degli animali: viene limitata l’autonomia delle Guardie Zoofile; si dimostra di non conoscere il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 26 che vieta su tutto il territorio italiano allevamenti per animali per fini sperimentali ; addirittura vengono cancellati venti anni di esperienza dei canili comunali romani: i progetti ed attività assistita con gli animali portati avanti con figure specializzate all’interno dei canili comunali di Roma, a titolo gratuito per l’amministrazione comunale e con piena soddisfazione dei soggetti istituzionali coinvolti, vengono interrotti con l’inserimento finale a sorpresa e senza discussione del divieto – nei percorsi AAA – di interazione guidata con animali che abbiano una “anamnesi di abbandono o maltrattamento”. Sono state 283 le persone assistite in vari progetti a partire dal 1998. Quello che è sempre stato un fiore all’occhiello per l’amministrazione viene calpestato e cancellato. A tutto vantaggio, viene da pensare, di istituti privati.
Assessore Marino, per queste motivazioni, la riscrittura del Regolamento è per tutti noi irricevibile e non la sottoscriviamo.
Torniamo a chiederci: “cui prodest?” A chi giovano queste modifiche peggiorative del Regolamento Comunale e l’istituzione di un Garante che non garantisce alcunchè?
Sicuramente non giovano agli animali ed ai cittadini della Capitale.
L’azione prioritaria del suo Assessorato doveva essere incentrata in via prioritaria sull’applicazione del valido Regolamento Comunale in vigore e del Programma Elettorale del Sindaco su tutela randagi, canili e botticelle (e contro le botticelle Le ricordiamo che abbiamo raccolto 10.000 firme per la Delibera di Iniziativa Popolare).
Il programma elettorale del Sindaco è stato finora ignorato, dopo quasi due anni di mandato, nonostante sia stato presentato all’Assemblea Capitolina e votato ad inizio mandato. Il primo Ufficio Diritti Animali in Italia è stato retrocesso a “Benessere degli Animali”. Ed ora ci ritroviamo con la riscrittura, non richiesta e non condivisa, del primo Regolamento Comunale per la Tutela degli Animali italiano che era stato approvato all’unanimità nel 2005 dall’allora Consiglio Comunale.
Roma era un faro a livello nazionale per le scelte amministrative a tutela degli animali. Ora non la riconosciamo più.
Distinti saluti
Animalisti Italiani – AVA – ENPA – AVCPP – LAV – OIPA
Ecco in specifico tutti i punti
SULLA PROPOSTA DI NUOVO REGOLAMENTO TUTELA ANIMALI
1) Le modifiche da Lei proposte vanno in direzione contraria al Testo-base fatto proprio dall’ANCI-Associazione Nazionale dei Comuni Italiani il 13 giugno 2013 e diffuso a tutte le Amministrazioni locali. Di più, il Testo-base ANCI si era ispirato a quello approvato all’unanimità e in vigore da otto anni a Roma, che invece ora sarebbe svuotato in alcuni punti fondamentali se approvato dall’Assemblea Capitolina
2) Le modifiche da Lei proposte non partono da una regola fondamentale di una buona Amministrazione: l’aver realizzato uno studio-terzo sui problemi d’applicazione riscontrati in questi otto anni di vita del Regolamento in vigore o l’aver effettuato valutazioni su interi articoli, uno per tutti quello che prevede la formazione della Polizia di Roma Capitale praticamente mai effettuata.
3) Nel merito dei nuovi articoli proposti:
a) all’articolo 1 comma 1 è stato eliminato il principio morale della necessità dell’intervento a tutela degli animali da parte di Roma Capitale “quale elemento fondamentale e indispensabile di una morale biocentrica” nonché “riconosce agli individui e alle specie animali non umane il diritto a un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche” e l’intero ex articolo 4 del Regolamento in vigore
b) all’articolo 2 comma 1 l’esercizio della tutela degli animali viene ristretta a solo quelli “d’affezione” escludendo i selvatici (ex articolo 3 comma 2);
c) l’articolo 3 comma 1, definizione di animale, e quindi l’applicazione del Regolamento, esclude quelli non in libertà (ex articolo 5 comma 1). Quindi circhi, zoo, stabulari di sperimentazione, allevamenti a posta fissa. Da sostituire con “La definizione generica di animale, di cui al presente regolamento, si applica a tutte le specie di animali vertebrati e invertebrati, tenuti in qualsiasi modo e detenuti a qualsiasi titolo, e quindi anche in stato di libertà, semilibertà e non in libertà”
d) all’articolo 5 comma 8 ha tolto l’incentivazione con periodicità annuale delle campagna di sterilizzazione da parte dell’Ufficio comunale tutela animali
e) all’articolo 6 comma 21 è stata tolta la perifrasi “per evitare stress psico-fisico”
f) all’articolo 6 comma 22 è stato tolto il divieto di detenzione e commercio di animali alloctoni
g) all’articolo 6 comma 26 è stato tolto il divieto di vendita e detenzione di collari a punte e collari elettrici
h) all’articolo 6 comma 28 è stato tolto il divieto di detenzione e vendita di colle per catturare mammiferi, rettili, anfibi e uccelli
i) è stato eliminato, articolo 15 comma 1, la precisazione di quali spettacoli e intrattenimenti pubblici e privati sono vietati con utilizzo di animali: “Il divieto di cui sopra si applica a fiere, mostre di animali, esposizioni, concorsi, sagre, manifestazioni itineranti, spettacoli in strada ad eccezione di quelle senza fine di lucro autorizzate previo parere dell’Ufficio competente per la tutela degli animali. Non si applica alle gare ippiche svolte in luoghi autorizzati, purché non ledano la dignità degli animali in esse impiegati”
l) all’art. 19 – Fuga, cattura, uccisione di animali comma 1 inserire “Solo quando è minacciata la pubblica incolumità si dovrà procedere all’abbattimento dell’animale previo consenso informato a cura di Roma Capitale (comma 1 art. 2) acquisito parere tecnico di educatori cinofili riconosciuti”
m) all’art. 19 – Fuga, cattura, uccisione di animali comma 3 inserire “La soppressione di cani e gatti ospitati presso le strutture pubbliche o private convenzionate con Roma Capitale potrà avvenire, su proposta del Direttore Sanitario, soltanto se gravemente malati e non più curabili o di comprovata pericolosità certificata da educatori cinofili riconosciuti, previo benestare dell’Ufficio competente per la tutela degli animali acquisito il parere del Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio.”
n) all’art. 20 Pet Therapy nella riunione del 20 marzo è stato introdotta una specifica mai discussa nelle riunioni precedenti e mai presente nei documenti in bozza precedentemente consegnati, di conseguenza non analizzata, né per le vie informali né per le vie formali, dalle associazioni che hanno partecipate a tutte le riunioni del tavolo: comma 7 “anamnesi di abbandono o maltrattamento”. Questa nuova specifica, unita all’obbligo anche per chi conduce attività di AAA di possedere un titolo di studio confacente allo scopo e di aver svolto un tirocinio formativo di almeno 6 mesi presso una struttura riconosciuta a livello regionale, impedisce il prosieguo di esperienze fondamentali e portate avanti da quasi 20 anni nei canili comunali di Roma come la “messa alla prova” (art. 28 DPR 448/88) di concerto con l’Ufficio Servizio Sociale per Minori (un servizio del Centro per la Giustizia Minorile – CGM – regionale che fa riferimento all’Ufficio Centrale per la Giustizia Minorile – UCGM – del Ministero di Giustizia), il sostegno a persone con disabilità fisica e psicologica di concerto con i Dipartimenti di Salute Mentale, Case Famiglie, Cooperative Sociali, e Comunità Terapeutiche e i progetti in collaborazione con UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) e PID (Pronto Intervento Detenuti/Disagio) verso le persone maggiorenni con problemi di giustizia, resi possibili da una recente modifica della normativa nazionale.
E’ importante ricordare e sottolineare che tali progetti sono da anni portati avanti nei canili comunali di Roma a titolo gratuito per il Comune di Roma grazie ad una donazione annua di 10.000 euro della Fondazione Intesa San Paolo (il contributo consente l’erogazione di un piccolo rimborso spese al tutor qualificato).

Ed è importante ricordare e sottolineare la numerosità delle persone coinvolte che mostra il gradimento ed il successo dell’iniziativa che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per l’amministrazione comunale
-Dal 1998 il Progetto di Messa alla Prova in collaborazione con l’Ufficio Servizio Sociale per i Minori del Ministero di Giustizia che consente ai minori di svolgere Attività Socialmente Utile all’interno del canile affiancati da “tutors” qualificati di lunga esperienza coordinati da una operatrice di Pet Therapy che è anche la coordinatrice dei Progetti AVCPP: assistiti 153 utenti dal 1998 che hanno portato a termine positivamente la Messa alla Prova all’interno delle strutture del canile comunale, progetto definito attraverso un Protocollo Operativo d’Intesa firmato dall’Ufficio Servizi Sociali Minori del Ministero di Giustizia, dall’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma e dall’Associazione Volontari Canile di Porta Portese in data 2/04/2008.
-Dal 2000 Progetti in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale del territorio romano, case famiglia, comunità terapeutiche e privati. Il progetto, attraverso percorsi personalizzati, consente a persone di varia fascia di età, individuate dagli organismi menzionati, di superare i loro disagi, psichici o fisici o di integrazione sociale, a contatto con gli animali e con il mondo del volontariato e degli operatori professionalizzati che alimenta il sistema pubblico di accoglienza degli animali vaganti sul territorio: assistiti 80 utenti dal 2000, attraverso la definizione di Protocolli Operativi d’Intesa.
-Dal 2005 progetti in collaborazione con psicoterapeuti/psicologi privati destinati a loro pazienti con problematiche di tipo psicologico/sociale/mentale: assistiti 16 utenti dal 2005.
-Dal 2009 Progetti in collaborazione con i Municipi per Tirocini Formativi destinati a utenti con disagi sociali ed economici: assistiti 32 utenti dal 2009.
-Dal 2014 Progetti in collaborazione con UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) e PID (Pronto Intervento Detenuti/Disagio) destinato ad utenti di maggiore età con problemi di giustizia per attività Socialmente Utile all’interno delle strutture comunali, a contatto diretto con gli animali, con i volontari e con gli operatori del canile (si tratta di una possibilità di recente introduzione normativa): attualmente assistiti 2 utenti a Muratella
o) da rintrodurre l’Art. 24 comma 1 del Regolamento vigente “Nelle mense direttamente o indirettamente gestite dal Comune di Roma viene garantita a chiunque ne faccia espressa dichiarazione scritta la possibilità di optare per un menù vegetariano (nessun prodotto derivante dall’uccisione di animali, uova da allevamento all’aperto) oppure vegan (nessun prodotto di origine animale”
p) all’art. 25 Guinzaglio e museruola comma 1 “I cani di proprietà circolanti nelle pubbliche vie o in altri luoghi aperti frequentati dal pubblico, compresi parchi, giardini e aree cimiteriali nonché nei luoghi condominiali comuni sono condotti con guinzaglio anche estensibile. La museruola, rigida o morbida, va sempre portata con sé e applicata al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta motivata da parte delle Autorità competenti”

q) all’art. 36 Alimentazione dei gatti comma 2 occorre togliere tutto l’inciso “di alimentare gli animali in prossimità degli accessi agli edifici pubblici e privati” in quanto troppo vincolante e restringente dell’attività dei “gattari”
r) all’art. 38 Principi distintivi, Titolo VI Cavalli, è stato tolto il divieto di macellazione degli stessi (ex articolo 43 comma 2) da parte di privati sul territorio comunale
s) all’art. 41 – Limitazioni all’uso del cavallo è stato eliminato il divieto di esercizio dalle ore 13:00 alle ore 17:00 dal 1 giugno al 15 settembre nel periodo estivo riducendolo in termini di giorni e di fascia oraria
t) all’art. 45 Divieti comma 1 d) va introdotta la precisazione “i crostacei vivi su ghiaccio, ghiaccio secco o su qualunque altro materiale che provochi ustioni e comunque dolore agli animali”
u) all’art. 47 Fauna selvatica comma 2 viene inserita la definizione di specie “invasive e problematiche che minacciano la naturale biodiversità”: la definizione è illegittima
v) Relativamente all’avifauna, art. 48, è stata eleminata la possibilità di detenere specie “da compagnia” come galline o anatre con esclusione della macellazione (ex articolo 48 comma 5)
z) E’ stato introdotto ex novo l’art. 50 con la definizione di “fauna problematica”, definizione illegittima
a1) all’art. 52 è stato eliminato il divieto di vendita o cessione di animali esotici
b1) e’ stato introdotto ex novo il Titolo XI “Protezione degli animali allevati e/o utilizzati per fini scientifici e tecnologici”. Tale Titolo XI non è compliant con la normativa nazionale vigente che VIETA (e non si limita a “dissuadere l’utilizzo e l’allevamento di animali per fini sperimentali”) la presenza sul territorio italiano di allevamenti per animali per fini sperimentali (Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 26)
c1) all’art. 55 viene istituita la “Commissione consultiva per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale” con lo scopo di avere “rapporti stabili con le Associazioni Animaliste”. Tra i componenti previsti però ci sono ben 5 veterinari Asl ed uno in rappresentanza di ciascuna delle Associazioni animaliste tramutandola in una ingestibile Assemblea. La Commissione ha inoltre solo “compiti propositivi verso il Sindaco” ma alcuno di consultazione su Atti di Roma Capitale e delle strutture come canili pubblici e Bioparco.
d1) all’art. 54 – Sanzioni, una serie di previsioni avevano un minimo di 200 euro per i contravventori e tale cifra è stata abbassata a 150 euro.
e1) all’art. 57 – Vigilanza, comma 3 è stato precisato “Le Guardie Zoofile delle Associazioni di Volontariato che operano in convenzione con Roma Capitale saranno coordinate, per l’impiego sul territorio, dal Comando Generale della Polizia Locale di Roma Capitale” il che crea una insopportabile discriminazione tra Guardie Zoofile ed una inaccettabile subordinazione funzionale, non prevista dalla normativa vigente, al Comando Generale della Polizia Locale di Roma Capitale Sono stati inoltre cassati i commi dell’attuale regolamento che impongono la creazione della “Sala Operativa” (ex articolo 57 comma 4) per il monitoraggio del territorio

SULLA PROPOSTA DI DELIBERA DI ISTITUZIONE DEL GARANTE DEGLI ANIMALI
Il Garante non può verificare direttamente le condizioni degli animali nel Bioparco, non ha potere d’inchiesta, non ha parere su Atti dell’Amministrazione che hanno a che fare con gli animali. Non ha potere di applicazione del regolamento comunale tutela animali. Stende solo “Linee guida” di alcun effetto pratico.
Il Garante deve riferire al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale. Ma non ha alcun rapporto con l’attuale Ufficio capitolino Tutela e Benessere Animale.
Non è specificato di quante persone d’ufficio si potrebbe avvalere, del budget: non si capisce con quali strumenti e quale bilancio potrà effettivamente operare..
In sostanza si tratta, con questa proposta, dell’istituzione di una “foglia di fico” con un nome altisonante ma senza alcun potere effettivo di garanzia per gli animali.